Le Opere donate dagli Artisti - Delphi International
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Nedda Bonini<br />
Nata a Bondeno (Ferrara), si diploma nel 1985 in<br />
Pittura con Concetto Pozzati all’Accademia di Belle<br />
Arti di Bologna, dove ha seguito le lezioni di Incisione<br />
di Luciano De Vita. Dal 1995 è docente di Tecniche<br />
dell’Incisione all’Accademia di Belle Arti, prima a Catania,<br />
poi a Macerata e a Venezia dove dal 2005 tiene i corsi<br />
di Editoria d’Arte, dal 2010 insegna a Bologna.<br />
Fin <strong>dagli</strong> inizi della sua attività artistica alterna la<br />
propria creatività nei campi della pittura, della grafica<br />
pubblicitaria, dell’incisione. La sua ricerca si è orientata<br />
soprattutto verso la sperimentazione della multimedialità<br />
della stampa d’arte, cogliendone i valori contenutistici,<br />
concettuali e comunicativi e fondendo discipline artisti-<br />
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che, senza preclusioni di sorta dal punto di vista tecnico.<br />
Anche questo diventa un modo di fare incisione fuori<br />
dalle modalità che la tradizione ci ha consegnato.<br />
L’uso di strumenti non canonici (trapani dei dentisti o<br />
strumenti degli orafi) e di tecniche no toxic le permette<br />
di cogliere sollecitazioni di altre professionalità e di percorrere<br />
nuove vie di ricerca. Allo stesso modo i materiali<br />
di recupero (ferri, legni, riporti di pelle, plexiglas), reperiti<br />
spesso casualmente, diventano forme che entrano nelle<br />
sue opere. La curiosità dell’occhio dell’artista apre insomma<br />
all’arte la possibilità di incrociare le complessità<br />
di altre operatività.<br />
Spesso è l’intervento di tecniche a monotipo a dare<br />
effetti sgranati alle sue opere lasciando trasparire nelle sovrapposizioni<br />
dei materiali effetti particolari di luminosità<br />
e di colore. L’opera acquista allora la tensione della visione,<br />
apre i visitatori al cambiamento, alla trasformazione<br />
della luce, alla percezione della trasparenza degli spessori.<br />
Segni e simboli creano un linguaggio universale che<br />
l’artista utilizza anche in modo trasversale, mediando<br />
forza dell’immagine e qualità estetica delle forme. Dentro<br />
alla sua poetica c’è sempre un richiamo, un ritorno costante<br />
all’immagine simbolica del cuore ed al significato<br />
che essa contiene.