Le Opere donate dagli Artisti - Delphi International
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Cinzia Calzolari<br />
L’artista ferrarese, a partire <strong>dagli</strong> anni Novanta, si è<br />
dedicata in modo prevalente all’attività progettuale in<br />
ambito grafico-artistico. È docente all’Istituto “Dosso<br />
Dossi” di Ferrara e all’Istituto Superiore di Industrie<br />
<strong>Artisti</strong>che di Faenza. Presenta opere spesso realizzate a<br />
stampa su tela con oggetti e paesaggi che sono sempre,<br />
per l’artista, anche “paesaggi dell’anima”.<br />
Nelle sue opere realizza una sua precisa azione di<br />
mappatura di coinvolgente fattura. Per questa operazione<br />
Cinzia usa spesso l’intermediazione dell’immagine<br />
fotografica in bianco e nero.<br />
<strong>Le</strong> sue visioni-inquadrature si stendono sulla parete<br />
secondo possibilità diverse di sguardi che occhieggiano<br />
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il mondo interrogandolo e indagandolo.<br />
Sono indicazioni giocate sempre tra le istanze dei<br />
moduli grafici e la potenzialità dei fondi da velare, schermare,<br />
bucare, ma anche da tenere uniti con gli strumenti<br />
del cucito.<br />
Cinzia è una delle seguaci dell’arte lenta in cui le<br />
azioni tintorie o di ricamo hanno una valenza estetica<br />
determinata. <strong>Le</strong> stratificazioni dei pigmenti oppure delle<br />
carte danno come esito finale una visione che rifiuta una<br />
messa a fuoco cristallina e scientifica del reale.<br />
Quella che viene proposta al visitatore è piuttosto una<br />
visione velata del mondo. <strong>Le</strong> cose hanno un loro lato<br />
oscuro che nessuno strumento riuscirà mai a cogliere<br />
pienamente. L’artista sembra allora suggerire ad esempio<br />
che l’idea “di luogo in cui si vive” può essere non solo<br />
un “trovarsi” in un luogo fisico ma anche in un’azione<br />
del tutto mentale e che, allo stesso modo, la presenza<br />
di un oggetto naturale o artificiale libera sempre una<br />
narrazione di significati.