Le Opere donate dagli Artisti - Delphi International

ermanno Zanotti
Ermanno Zanotti (Bologna 1938-2011) ha fatto della
coroplastica la passione dominante della sua vita. Non c’è
momento in cui non abbia smesso di modellare o abbozzare
forme, femminili soprattutto. Si portava appresso
una formella d’argilla con la stessa naturalezza di chi porta
con sé un album di schizzi o la macchina fotografica.
Zanotti si è formato una cultura artistica autonoma.
È strano però che questa sua vocazione non gli abbia
mai fatto incrociare un maestro che la incanalasse e che
rendesse meno faticosa la scoperta di quelle modalità
espressive che solo la lunga pratica gli ha reso “naturali”.
La mano che afferra, impasta e crea diventa pensiero,
si fa riflessione sul mondo e sul destino dell’uomo in un
202
sereno, ironico ed empatico coinvolgimento.
L’esplorazione della sua mano sui corpi è governata
da una leggerezza e da una sapienza del tocco infinita.
Anatomie e torsioni gli appartengono per una lunga
meditazione sulle forme e sulla ricerca degli spazi che
esse occupano. Soprattutto gli appartiene l’intelligenza di
declinare attraverso il movimento il linguaggio del corpo
nelle sue infinite interazioni.
Flessuose, intriganti, sensuali le terrecotte patinate
di Ermanno Zanotti tengono splendidamente lo spazio.
Lo riempiono di linee che fluiscono dalle curvature dei
corpi, mentre i continui movimenti degli occhi, che le
inseguono, disegnano instancabili percorsi in un cosmo
infinito. Il nudo femminile raggiunge allora una connotazione
stilistica del tutto particolare, quasi che tra
il modello e l’artista si generasse un gioco continuo di
rimandi e di seduzioni.