Le Opere donate dagli Artisti - Delphi International
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Paola Campidelli<br />
Paola Campidelli nasce a Longiano (Forlì-Cesena)<br />
alla fine degli anni Quaranta e attualmente vive e<br />
lavora a Cesena. Si diploma al Liceo <strong>Artisti</strong>co di Ravenna<br />
e si dedica successivamente all’insegnamento.<br />
Dagli anni Ottanta si dedica completamente alla ricerca<br />
pittorica esponendo in Italia come all’estero: fra i tanti<br />
eventi che l’hanno vista protagonista, fondamentale per<br />
il successivo sviluppo delle sue opere sarà la mostra “In<br />
nuce noctis”, tenutasi nel 1993 presso la Galleria “San<br />
Fedele” di Milano. In quell’occasione sviluppa un ciclo<br />
pittorico legato al tema del volto umano che, tramite un<br />
uso violentemente espressionistico del colore, mette in<br />
scena un profondo disagio esistenziale.<br />
50<br />
In seguito, dopo il 1997, matura una pittura sempre<br />
più materica nei confronti della quale il critico e storico<br />
dell’arte Enrico Crispolti denota il «cercarsi e confessarsi<br />
attraverso l’immersione partecipe in un’organicità<br />
metamorfica, che si fa dunque anche corpo, ma che si fa<br />
anche in qualche modo orizzonte del tutto».<br />
Così dal monocromo espressionismo dei lavori iniziali<br />
ora Campidelli si esprime nella più piena trasfigurazione<br />
cromatica, compiendo forse non l’ultima delle sue brillanti<br />
evoluzioni pittoriche.<br />
Nel trittico proposto, la materia si fonde con il soggetto<br />
di ispirazione palustre, trasformando l’atmosfera<br />
in un liquido denso, dai colori brillanti e vitalistici: in una<br />
sorta di pulsazione amniotica, il colore stesso si fa linfa<br />
vitale da cui le forme della natura prendono vita, in cui<br />
terra, acqua e aria si mischiano. Di notevole interesse l’uso<br />
di contrasti cromatici freddi, che traspongono l’acqua<br />
in un blu quasi notturno, mentre i piccoli fiori gialli si<br />
accendono, quasi trattati come fonti di luce autonome.<br />
Così di colpo la pittura di Campidelli si fa acqua e cielo,<br />
comprendendo nell’attenzione per il microcosmo vegetale<br />
tutto il misticismo di un cielo stellato, in cui diviene<br />
impossibile non immergersi.<br />
(f.z.)