18.11.2012 Views

Le Opere donate dagli Artisti - Delphi International

Le Opere donate dagli Artisti - Delphi International

Le Opere donate dagli Artisti - Delphi International

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Mario Capuzzo<br />

Nato a Badia Polesine (Rovigo) nel 1902, Capuzzo è<br />

un artista ferrarese di adozione e codigorese per scelta<br />

dal 1953 sino alla morte avvenuta nel 1978. L’artista si<br />

sposta in continuazione in Italia e all’estero.<br />

Nel “primo” Capuzzo è presente la grande lezione<br />

della pittura ottocentesca che l’artista porta fin dentro alla<br />

seconda metà del Novecento in un intenzionale disimpegno<br />

dalle avanguardie. Come pittore rimane estraneo<br />

alle tensioni che percorrono le vicende del gruppo di<br />

“Novecento”, sponsorizzato a livello locale da Balbo e<br />

dal Corriere Padano e rappresentato da Achille Funi, per<br />

appoggiarsi alla committenza di Emilio Arlotti e della<br />

borghesia che gravita intorno alla sempre più fiorente<br />

52<br />

industria saccarifera.<br />

Capuzzo lascia Ferrara dopo “la lunga notte del 43”<br />

e resta per un lungo periodo a Portorose. <strong>Le</strong> difficili<br />

condizioni politiche istriane nel secondo dopoguerra lo<br />

costringono assieme alla moglie a rientrare definitivamente<br />

in Italia. Si sposta in varie città alla ricerca di una<br />

residenza. La scelta cade su Codigoro e lui e la moglie<br />

vivono su due peate venete sul Po di Volano. Nei primi<br />

anni Sessanta si trasferisce presso la vicina frazione di<br />

Pontemaodino. Il pittore conserva la residenza a Codigoro<br />

ma continua ad essere domiciliato a Milano dove<br />

vive e lavora.<br />

Tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta<br />

Capuzzo modifica sensibilmente il modo di stendere il<br />

colore sul supporto utilizzando modalità fluenti delle<br />

mescole che stende a campiture strisciate, mentre l’organizzazione<br />

della composizione è sempre più essenziale.<br />

Nasce quella cifra stilistica caratteristica che il grande<br />

pubblico riconosce immediatamente e spesso identifica<br />

con l’intera opera del pittore.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!