Le Opere donate dagli Artisti - Delphi International

Piero Maggioni
(Monticello Brianza 1931 – Viganò 1995)
Nel 1933, a causa della morte dei genitori, entra
nell’Istituto Don Guanella di Como dove resterà sino al
1944. All’inizio del secondo dopoguerra si iscrive al corso
serale di disegno presso il Castello sforzesco. Dopo una
esperienza come disegnatore di gioielli si dedica maggiormente
all’arte ponendosi a cavallo delle due linee
che in quel momento catalizzano il mondo dell’arte: il
neorealismo e l’arte astratta.
Negli anni Sessanta l’esperienza di Albissola gli permette
di venire a contatto con un ambiente artistico
particolarmente interessante. La coroplastica diventa il
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naturale accesso al mondo della scultura.
In quegli anni stringe amicizia con molti artisti famosi:
tra gli altri si lega in particolare Wifredo Lam, l’artista cinese-cubano
che sarà il principale fattore di cambiamento
della pittura di Maggioni. L’incontro con Picasso, amico
di Lam, porta il nostro artista a riflettere sul suo stile e la
sua arte. È la scoperta della scomposizione geometrica
a discapito della figurazione. L’ispessimento della trama
materica segna anche la sua piena maturità pittorica.
Maggioni comincia a riscuotere grandi consensi nazionali
e internazionali e le sue opere si trovano in moltissime
importanti gallerie pubbliche italiane ed estere.
Negli anni Ottanta il tema sacro diventa prioritario
con un conseguente ritorno al figurativo. Riprende un’attività
intensa soprattutto in campo scultoreo. La pittura
riprende nelle intermittenze della malattia negli anni
Novanta con le “Microstorie ciclistiche”. La bicicletta è
stata l’altra grande passione di Maggioni.
Muore a Viganò nel 1995, sconfitto dalla malattia che
lo tormentava da anni.