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Lettere sulla Meditazione Occulta - Alice Bailey

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LETTERA VIIIACCESSO AI MAESTRI MEDIANTE LA MEDITAZIONE256 12 settembre 1920La ricerca della metaOggi potremo occuparci in qualche misura del soggetto dei Maestri e di come Essi possanoessere avvicinati mediante la meditazione. So che questo argomento vi sta a cuore e vi è caro,come lo è per tutti coloro che seguono con serietà la luce interiore. Cercherò di trattarlo inmodo che alla fine della lettera i Maestri vi appaiano più reali che mai, che il significatodell’avvicinamento ad Essi sia meglio compreso e il metodo semplificato, che l’effetto delcontatto con Loro si dimostri nella vostra vita in modo tale da farvi perseguire l’immediatoconseguimento pratico. Dividiamo dunque il soggetto, come abbiamo sempre fatto, nei titoliseguenti:1. Chi sono i Maestri?2. Che cosa comporta l’accesso ai Maestri:a. Dal punto di vista dell’allievo?b. Dal punto di vista del Maestro?3. Metodi di avvicinamento ai Maestri mediante la meditazione.4. Effetto di questo accesso sui tre piani.Ovunque, in tutto il mondo, si sente l’anelito che spinge l’uomo a cercare qualcuno che incorporiper lui l’ideale. Anche coloro che non ammettono l’esistenza dei Maestri cercano un idealee lo visualizzano incorporato in qualche forma sul piano fisico.257 Forse raffigurano se stessi come esponenti dell’azione ideale, o visualizzano un grandefilantropo, uno scienziato di grande valore, un notevole artista o musicista come incarnazionedella loro massima concezione. L’essere umano, semplicemente perché è frammentario e incompleto,è sempre sospinto da quell’impulso interiore a cercare altri e più grandi di lui. Èquell’impulso che lo riporta al centro del suo essere, lo costringe a incamminarsi sul sentierodel ritorno al Sé Universale. Sempre, lungo le età, il Figlio Prodigo si alza e torna al Padre enella sua mente è sempre latente il ricordo della casa paterna e della gloria ivi presente. Ma lamente umana è siffatta che la ricerca della luce e dell’ideale è necessariamente lunga e difficile.“Ora guardiamo attraverso un vetro oscurato, ma poi vedremo faccia a faccia”; ora, mentresaliamo la scala, attraverso aperture occasionali cogliamo bagliori di altri Esseri più grandi dinoi; essi tendono le mani per aiutarci e ci esortano con voce squillante a continuare a lottarecoraggiosamente se vogliamo trovarci dove Essi ora stanno.Percepiamo bellezze e glorie che ci attorniano, delle quali per ora non possiamo rallegrarci;scivolano nella nostra visione e in un momento di elevazione ne tocchiamo la gloria, masolo per perderla di nuovo e ricadere nella fitta oscurità che ci circonda. Ma sappiamo chefuori e oltre esiste qualcosa da desiderare; impariamo anche il mistero per cui ci si può metterein contatto con quella meraviglia interiore soltanto ritraendosi all’interno, finché sia trovatoil centro di coscienza che vibra in sintonia con le meraviglie oscuramente percepite e conquelle Anime radianti che si dicono nostri Fratelli Maggiori. Solo calpestando gli involucri e-sterni che velano e nascondono il centro interiore raggiungiamo la meta e troviamo Coloroche cerchiamo. Solo dominando tutte le forme e portandole sotto il governo del Dio interiorepossiamo trovare il Dio in ogni cosa, poiché sono solo gli involucri nei quali ci muoviamo sulpiano dell’essere che ci nascondono il nostro Dio interiore e ci separano da Coloro nei quali ilDio trascende ogni forma esteriore.258 Il grande Iniziato che pronunciò le parole che ho citato ne aggiunse altre di radiante verità:“Allora conosceremo così come siamo conosciuti”. Per chiunque compia lo sforzo necessario,121

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