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Lettere sulla Meditazione Occulta - Alice Bailey

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Pericoli inerenti alla personalitàConsideriamo perciò dapprima i pericoli strettamente connessi alla propria vita personale eche dipendono dai tre corpi, dalla loro condizione separata e dal loro rapporto reciproco. Questosoggetto è così vasto che non è possibile indicare alto che alcuni risultati dovuti a determinatecondizioni; ogni uomo ha un problema diverso e ogni corpo causa una reazione diversa;ogni totalità, nella sua triplice natura, è influenzata dal suo allineamento o dalla sua mancanza.Esaminiamo dapprima ciascun corpo separatamente, poi nella triplice totalità. Si potrannocosì comunicare fatti specifici.Comincio dal corpo mentale, che per lo studente di meditazione è il centro dello sforzo econtrolla i due corpi inferiori. Il vero studente cerca di distogliere la sua coscienza dal corpofisico, da quello emotivo, trasferendola nella sfera del pensiero o nel corpo della mente inferiore.Fatto questo cerca di trascendere la mente inferiore e di polarizzarsi nel corpo causale,usando l’antahkarana come canale di comunicazione tra il superiore e l’inferiore, il cervellofisico essendo allora il semplice, quiescente ricevitore di ciò che viene trasmesso dall’Ego oSé Superiore e, più tardi, dal triplice Spirito, o la Triade. L’opera da compiere richiede unaprogressione dalla periferia verso l’interno e una conseguente centralizzazione.95 Quando questa sia raggiunta e si sia focalizzati in quel centro stabile – con il plesso solaree il cuore quieti – un punto nella testa, uno dei centri maggiori del capo, diviene il centro dicoscienza e quale esso sia dipende dal raggio egoico dell’uomo. Questo è il metodo dellamaggioranza. Raggiunto quel punto l’uomo segue la meditazione del suo raggio, come indicatogenericamente nelle precedenti lettere. In ogni caso il corpo mentale diviene il centro dicoscienza e in seguito, con la pratica, il punto di partenza per il trasferimento della polarizzazionein un corpo superiore, dapprima in quello causale, poi nella Triade.I pericoli per il corpo mentale sono assai reali e occorre guardarsene. I principali sono duee possono essere descritti i pericoli dell’inibizione e quelli dovuti all’atrofia del corpo.a. Consideriamo dapprima i pericoli dovuti a inibizione. Alcuni, per pura forza di volontà,in meditazione giungono al punto di inibire direttamente i processi della mente inferiore. Se viraffigurate il corpo mentale come un ovoide che circonda il corpo fisico e si estende ben oltre,e se vi rendete conto che attraverso quell’ovoide circolano incessantemente forme pensiero divario genere (il contenuto della mente dell’uomo e i pensieri di coloro che lo attorniano) tantoche l’uovo mentale è colorato da attrazioni che predominano e diversificato da molte figuregeometriche, tutte in uno stato di flusso o circolazione, potete farvi un’idea di ciò che intendo.Quando l’uomo procede ad acquietare il corpo mentale inibendo o sopprimendo ogni moto,fissa quelle forme pensiero entro l’ovoide mentale, arresta la circolazione e può determinaregravi risultati. Questa inibizione ha un preciso effetto sul cervello fisico ed è la causa di granparte della fatica che si risente dopo un periodo di meditazione.96 Se si persiste, ne possono derivare veri disastri. Tutti i principianti lo fanno, più o meno, efintanto che non imparino ad evitarlo vanificheranno il loro progresso e ritarderanno lo sviluppo.Gli effetti possono essere anche più gravi.Quali sono i giusti metodi per eliminare il pensiero? Come si può giungere a placare lamente senza usare la volontà per inibire? I suggerimenti che seguono potranno dimostrarsiutili ed efficaci.Lo studente ritragga la sua coscienza sul piano mentale in qualche punto del cervello, facciarisuonare la Parola Sacra dolcemente, tre volte. Si raffiguri il respiro emesso come unaforza che chiarifica ed espurga, che nel suo ascendere spazzi via le forme pensiero che circolanonell’ovoide mentale. Realizzi alla fine che il corpo mentale è limpido e libero da formepensiero.Elevi allora la sua vibrazione il più possibile e miri a farla ascendere dal corpo mentale aquello causale, inducendo così l’azione diretta dell’Ego sui tre veicoli inferiori. Finché manterràla sua coscienza in alto e finché manterrà la vibrazione propria dell’Ego sul suo piano, il50

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