padrone. Oggi chiudiamo questa lettera. Domani prenderemo in considerazione i pericoli cheincombono sull’uomo che medita. Cercherò di indicare ciò da cui deve guardarsi e dove debbamuoversi con cautela.88LETTERA VPERICOLI DA EVITARE NELLA MEDITAZIONE1. Pericoli inerenti alla personalità2. Pericoli derivanti dal karma3. Pericoli derivanti da forze sottiliLETTERA VPERICOLI DA EVITARE NELLA MEDITAZIONEAstenersi da certe informazioni22 luglio 1920Abbiamo ora gettato le basi della conoscenza – quella conoscenza che instilla nello studentesaggio il desiderio di sottomettersi alle norme necessarie, di conformarsi alle richieste prescrittee di tradurre i concetti mentali appresi in esperienza nella vita quotidiana. Questo desiderioè giusto e saggio ed è l’obiettivo di quanto è stato impartito, ma a questo proposito èbene dare un ammonimento, indicare i possibili pericoli e mettere lo studente in guardia da unentusiasmo che può condurlo per sentieri che intralcerebbero il suo sviluppo e potrebbero indurrevibrazioni che alla fine dovranno essere eliminate. Ciò comporterebbe ritardo e una ricapitolazionedel lavoro già compiuto che (se compresi per tempo) possono essere evitati.Vi sono dichiarazioni che non si possono fare e istruzioni che non si possono dare o scrivereagli studenti per tre ragioni:1. Alcune istruzioni sono sempre trasmesse oralmente, poiché si appellano all’intuizione enon sono suscettibili di riflessione e ragionamento logico da parte della mente inferiore; contengonoinoltre elementi che possono costituire un pericolo se offerte a chi non è pronto.89 2. Alcune istruzioni appartengono ai segreti del Sentiero e per lo più sono pertinenti ai gruppicui lo studente è affiliato; si possono impartire soltanto collettivamente e quando si sia fuoridal corpo fisico. Riguardano il corpo causale di gruppo, certi segreti di raggio e l’invocazionedell’assistenza dei deva superiori per ottenere gli effetti desiderati. I pericoli ad esse attinentisono troppo grandi perché sia permesso comunicarle in una pubblicazione exoterica. Gli effettiocculti della parola parlata e scritta sono diversi e assai interessanti. Fintanto che non avretefra di voi un saggio istruttore in persona fisica e finché non gli sia possibile raccogliere intornoa sé i suoi studenti, assicurando loro la protezione della sua aura con la sua vibrazione stimolatrice,e finché le condizioni mondiali non permetteranno un certo periodo di rilassamentodalla tensione e dall’ansiosa incertezza odierna, sarà impossibile impartire formule, invocazionie mantram di carattere specifico; sarà impossibile risvegliare i centri prima del necessariogrado evolutivo, salvo in pochi casi individuali in cui certi allievi (forse a loro insaputa)sono sottoposti a definiti processi che determinano un grande aumento della loro frequenzavibratoria. Ciò avviene solo per pochi, in ogni paese, sotto lo sguardo diretto di un Maestro,focalizzato attraverso H.P.B.3. Istruzioni sul modo di invocare i deva in meditazione non possono ancora essere impartiteindividualmente senza pericolo, per quanto un inizio sia compiuto con alcuni gruppi, come47
nei rituali massonici e della Chiesa. Non si possono ancora insegnare formule che pongono ideva minori sotto il dominio dell’uomo. Non si può ancora affidare quel potere a esseri umani,poiché in maggioranza sono animati solo da desiderio egoistico e ne abuserebbero per i lorofini personali. I saggi istruttori della razza umana ritengono – come mi sembra di aver giàdetto – che i rischi derivanti da poca conoscenza sono minori di quelli dovuti a troppa conoscenzae che l’umanità può essere ostacolata più seriamente dall'abuso dei poteri acquisiti daoccultisti principianti che non da mancanza di conoscenza, che non ingenera effetti karmici.90 I poteri acquisiti in meditazione, le facoltà conseguite con l’assestamento dei corpimediante la meditazione, le facoltà sviluppate in ciascuno dei veicoli con l’uso di definiteformule in meditazione, la manipolazione della materia che è una delle funzioni dell’occultista(risultato di veicoli ben assestati che rispondono alla perfezione alle condizioni delpiano) e il conseguimento della coscienza causale – che comporta l’abilità di includere in sétutte quelle inferiori – sono troppo serie per poterne disporre con leggerezza; nel formare uominisecondo queste direttrici, l’insegnante incoraggia solo coloro cui si può fare affidamento.Affidamento in che senso? Confidare che sappiano pensare in termini di gruppo e non in terminiegocentrici, che usino la conoscenza acquisita riguardo ai corpi e al karma delle personead essi associate esclusivamente per assisterle con saggezza e non con propositi egoistici, eche sappiano usare i poteri occulti per promuovere l’evoluzione e lo sviluppo su tutti i pianidegli schemi evolutivi designati dai tre Grandi Signori. Mi spiego:Una delle cose che si verificano in meditazione, se praticata con regolarità e secondo istruzionicorrette, è il trasferimento della coscienza del sé inferiore a quello superiore. Ciò comportala capacità di vedere ai livelli causali, di riconoscere intuitivamente fatti nella vita altrui,di prevedere eventi e circostanze e di conoscere il valore relativo di una personalità. Ciò puòessere concesso solo quando lo studente sappia tacere, sia esente da egoismo e stabile. Chipossiede finora tutti questi requisiti?Cerco di darvi un’idea generale dei pericoli inerenti a uno sviluppo prematuro dei poteriche si conseguono con la meditazione. Non cerco di scoraggiare, ma di insistere <strong>sulla</strong> purezzafisica, <strong>sulla</strong> stabilità emozionale e sull’equilibrio mentale prima di affrontare maggiori conoscenze.91 Solo quando il canale si apre all’intuizione e si chiude alla natura animale l’uomo puòprocedere con saggezza nella sua opera. Solo quando il cuore estende la sua capacità di soffrirea tutto ciò che respira, di amare tutto ciò con cui si viene in contatto e di comprendere edaver simpatia anche per la meno desiderabile delle creature di Dio, l’opera può procedere nelmodo desiderato. Solo quando lo sviluppo è uniforme, solo quando l’intelletto non precorretroppo il cuore e la vibrazione mentale non esclude quella superiore dello spirito, si può affidareallo studente l’acquisizione dei poteri che, se male usati, potrebbero significare disastroper il suo ambiente e per lui stesso. Solo quando egli non formula altri pensieri se non perquanto si propone di fare per aiutare il mondo, gli si può affidare con saggezza la manipolazionedella sostanza del pensiero. Solo quando non nutre altro desiderio che di rintracciare ipiani del Maestro e assecondare in modo preciso la loro manifestazione, gli possono essere affidatele formule che porranno i deva minori sotto il suo controllo. I pericoli sono così grandie i rischi che minacciano lo studente incauto così tanti che prima di procedere ho cercato diraccomandarvi cautela.Ora specifichiamo ed elenchiamo alcuni pericoli dai quali deve guardarsi chi progrediscenella meditazione. Alcuni sono dovuti a una causa, altri a un’altra e dobbiamo specificare conaccuratezza.1. Pericoli inerenti alla personalità dell’allievo. Possono essere raggruppati, come prevedibile,in tre categorie: pericoli fisici, emotivi e mentali.2. Pericoli derivanti dal karma dell’allievo e dal suo ambiente. Anche questi si possonosuddividere in tre gruppi:48
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