Lo studioso ricordi tuttavia che deve dapprima trovare la nota della sua personalità, poiquella egoica prima di poter giungere all’accordo monadico. Fatto questo egli avrà risuonato,da sé, la propria triplice Parola e sarà allora un creatore intelligente animato dall' amore. Lameta è raggiunta.60 21 giugno 1920Qualche cenno praticoQuesto pomeriggio desidero chiarire che non mi è possibile, né è saggio o cosa appropriata,darvi differenti chiavi per intonare la Parola Sacra; non posso fare altro che indicare principigenerali. Ogni essere umano, ogni unità di coscienza, è così dissimile da qualsiasi altrache si può sopperire alla necessità individuale solo quando da parte dell’insegnante esista lapiena coscienza causale e l’allievo abbia raggiunto lo stadio in cui è disposto a conoscere, o-sare e tacere. I pericoli che l’uso errato della Parola comporta sono così grandi che noi nonpossiamo fare altro che indicare idee basilari e principi fondamentali, e lasciare chel’aspirante compia da sé i passi necessari al suo sviluppo e faccia le opportune esperienze finoa trovare, da sé, quanto gli occorre. Solo ciò che deriva dallo sforzo autoimposto, dalla strenualotta e dall’amara esperienza ha valore duraturo e permanente. Solo quando il discepolo,in seguito agli insuccessi e ai successi, alle vittorie pagate a caro prezzo e alle ore amare dopola sconfitta si adatta alla condizione interiore, solo allora potrà scoprire che l’uso della Parolaha valore in senso scientifico e sperimentale. La sua mancanza di volontà lo difende assai benedall’uso scorretto della Parola, mentre il suo tentativo di amare lo guida infine a intonarlain modo corretto. Solo ciò che sappiamo grazie a noi stessi diviene una facoltà inerente. Leaffermazioni di un istruttore, per quanto profondamente saggio, rimangono solo concetti mentalifintanto che non siano parte sperimentale della vita di un uomo. Non posso quindi che indicarvila via e darvi cenni generali, il resto deve essere trovato dallo studente di meditazione,da sé.61 Pronuncia e uso della Parola nella meditazione individualeSarò ora molto pratico. Parlo per l’uomo che segue il Sentiero della Prova, che quindi è ingrado di comprendere intellettualmente ciò che si deve compiere. Egli realizza con una certaapprossimazione quale sia il suo posto nell’evoluzione e il lavoro da svolgere se un giornovuole attraversare la porta dell’iniziazione. In questo modo ciò che dirò servirà da insegnamentoalla maggioranza di coloro che studiano queste lettere… L’uomo si accinge a meditaree cerca di conformarsi alle regole necessarie. Ecco alcuni cenni preliminari:L’aspirante cerca ogni giorno un luogo tranquillo dove possa essere libero da interferenzee interruzioni. Se è avveduto cerca sempre lo stesso posto, poiché intorno ad esso costruiràcome un guscio che gli servirà di protezione e gli faciliterà il desiderato contatto superiore. Lamateria di quel luogo, di quello che potreste chiamare lo spazio circostante, si intona allora auna data vibrazione (la più elevata da lui raggiunta nella successione delle meditazioni), ciòche gli rende ogni volta più agevole cominciare dal livello più elevato eliminando così unlungo processo preliminare di intonazione.L’aspirante assuma una posizione nella quale possa rimanere inconsapevole del propriocorpo. Non si può dare una regola rigida e fissa, poiché si deve tener conto del veicolo fisicostesso, che può soffrire di qualche menomazione, essere disabile o rigido. Si deve mirare auna posizione comoda, non disgiunta da vigilanza e attenzione. Indolenza e svogliatezza nonconducono a nulla. La posizione più adatta per la maggioranza è quella seduti a terra a gambeincrociate, appoggiati a qualcosa che possa sostenere la colonna vertebrale. Nella meditazionepiù intensa o quando l’aspirante è molto esperto e i centri si stanno rapidamente risvegliando(forse anche il fuoco interno pulsa alla base della spina dorsale) il dorso deve stare eretto sen-35
za alcun sostegno. La testa non deve essere piegata all’indietro, poiché va evitata ogni tensione,ma diritta ed equilibrata o con il mento leggermente abbassato. Fatto questo, la tensionecaratteristica di molti sarà scomparsa e il veicolo inferiore rilassato. Tenere gli occhi chiusi ele mani ripiegate in grembo.62 L’aspirante osservi allora se il respiro è regolare, costante e uniforme. Se lo è, rilassil’intera persona, mantenendo la mente positiva e il fisico sciolto e pronto a rispondere.Visualizzi quindi i suoi tre corpi e, dopo aver deciso se condurre la meditazione nella testao nel cuore (in seguito tornerò su questo punto), vi ritragga la coscienza e si focalizzi in unodei centri. Così facendo si renda conto con deliberazione che egli è un Figlio di Dio che ritornaal Padre; che è Dio Stesso che cerca di trovare la coscienza divina che è Sua; che è uncreatore in procinto di creare, che è l’aspetto inferiore della Divinità che cerca di allinearsicon quello superiore. Intoni allora tre volte la Parola Sacra espirandola dolcemente la primavolta e influenzando il veicolo mentale; più forte la seconda, stabilizzando il veicolo emotivoe con un tono di voce ancora più alto l’ultima volta, agendo sul veicolo fisico. L’effetto suciascuno dei corpi sarà triplice. Se correttamente cantata mantenendo costantemente il centrodi coscienza nel centro prescelto, l’effetto sarà il seguente:A livelli mentali:a. Contatto con il centro della testa, provocandone la vibrazione. Acquietarsi della menteinferiore.63 b. Collegamento con l’Ego più o meno accentuato, ma sempre in una certa misuratramite l’atomo permanente.c. Espulsione di particelle grossolane e formazione di altre più sottili.A livelli emozionali:a. Definita stabilizzazione del corpo emotivo tramite l’atomo permanente e contatto conil centro del cuore cui viene conferito movimento.b. Espulsione di materia grossolana e minore colorazione del corpo emotivo o del desiderio,facendone un vero riflesso di ciò che è superiore.c. Immediato afflusso di sentimento dai livelli atomici del piano emozionale a quello intuitivoattraverso il canale esistente fra i due. Sale con impeto e chiarifica il canale.Sui piani fisici:a. Qui l’effetto è molto simile, ma quello principale è sul corpo eterico; stimola il flussodivino.b. Oltrepassa la periferia del corpo e crea un involucro protettivo. Espelle fattori discordantidall'ambiente circostante più vicino.L’accordo logoico e sua analogia22 giugno 1920Procediamo ora nello studio della Parola Sacra nella sua applicazione di gruppo e nel suoimpiego a fini specifici. Abbiamo studiato molto brevemente la Parola come usata dal singoloche comincia a meditare e il cui effetto è largamente di purificare, stabilizzare e centralizzare.64 Tutto ciò che è possibile finché lo studente non abbia raggiunto il livello in cui possaessergli concesso di far risuonare la nota in uno dei sottotoni egoici. Nella nota egoica avretela medesima sequenza di quella logoica. Cosa avevate? Un accordo settuplice, i cui elementipiù importanti al vostro stadio di sviluppo sono:1. la nota fondamentale,2. la terza maggiore3. la quinta dominante4. la settima finale.36
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