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La chirurgia robotica - Agenzia sanitaria e sociale regionale ...

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<strong>La</strong> <strong>chirurgia</strong> <strong>robotica</strong>: il robot da Vinci<br />

Assegnazione dei ruoli (divisione del lavoro) e valutazione della<br />

performance<br />

L’introduzione della tecnologia nel servizio prevede l’identificazione dei centri<br />

e professionisti designati e accreditati all’utilizzo e un calcolo dei volumi attesi, in base al<br />

grado di copertura desiderato (es. sperimentale o diffuso per indicazioni cliniche definite).<br />

Le applicazioni cliniche del robot sono diverse e appartengono a diverse discipline<br />

(<strong>chirurgia</strong> generale e <strong>chirurgia</strong> specialistica). L’uso ottimale del robot deve pertanto<br />

prevedere una sua collocazione fisica che garantisca e attesti l’accesso alla tecnologia<br />

da parte di professionisti di diverse branche e non ne limiti il possesso a un solo servizio<br />

o Unità operativa.<br />

Il piano di adozione deve pertanto essere accompagnato da:<br />

• realizzazione di una piattaforma chirurgica con collocazione dipartimentale del robot;<br />

• individuazione delle professionalità chirurgiche designate all’utilizzo del robot;<br />

• piano di monitoraggio per la valutazione dell’utilizzo clinico appropriato del robot<br />

in termini sia di indicazioni cliniche all’intervento che di esiti clinici ottenuti;<br />

• adeguata informazione sul servizio offerto sia per gli utenti che per i professionisti<br />

e strutture del Servizio sanitario <strong>regionale</strong>.<br />

L’integrazione della tecnologia è quindi data dal conseguimento degli standard<br />

assistenziali attesi e dalla effettiva funzionalità di una rete chirurgica in grado di<br />

assicurare accesso e mobilità dei pazienti nell’ambito dei volumi attesi. Nel medio-lungo<br />

termine il trend della proporzione di pazienti inviati da altre strutture può essere<br />

considerata una misura indiretta della fiducia e riconoscimento da parte della rete<br />

<strong>regionale</strong> dei chirurghi verso la nuova professionalità. Occorrerà anche valutare l’impatto<br />

del nuovo servizio sui servizi che erogano solamente <strong>chirurgia</strong> convenzionale in termine<br />

di trend nei volumi di attività, mobilità dei professionisti, ecc.<br />

Poiché dallo sviluppo della <strong>chirurgia</strong> <strong>robotica</strong> ci si attende un incremento nell’offerta<br />

e qualità della <strong>chirurgia</strong> mini-invasiva occorrerà valutare l’impatto che la tecnologia riesce<br />

ad avere sulla diffusione e distribuzione territoriale di questa tecnica chirurgica.<br />

Gestione organizzativa dell’innovazione<br />

<strong>La</strong> messa in atto del servizio richiede azioni e interventi organizzativi da parte dei centri<br />

specializzati e non.<br />

• I centri specializzati sono responsabili del funzionamento sicuro ed efficiente<br />

del servizio attraverso:<br />

- designazione degli spazi strutturali adeguati e dedicati;<br />

- programmazione della formazione, a professionisti interni e/o esterni, con<br />

designazione di tempo dedicato alla formazione sia della struttura e tecnologia<br />

(sala operatoria e robot) sia dei professionisti (chirurgi, assistenti, infermieri,<br />

ecc.);<br />

- gestione dei sistemi di prenotazione e delle agende adeguati a rispondere<br />

ai volumi e accessi preventivati;<br />

Dossier 167<br />

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