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La chirurgia robotica - Agenzia sanitaria e sociale regionale ...

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<strong>La</strong> <strong>chirurgia</strong> <strong>robotica</strong>: il robot da Vinci<br />

Dismissione delle strutture di <strong>chirurgia</strong> <strong>robotica</strong> esistenti<br />

Il robot da Vinci richiede notevoli spese di manutenzione e i costi per intervento<br />

chirurgico sono particolarmente elevati (come illustrato nel Capitolo 4). <strong>La</strong> decisione di<br />

dismettere il servizio e di liberare le relative risorse economiche dovrebbe derivare dalle<br />

seguenti situazioni:<br />

• sotto-utilizzo e sotto-potenziamento (clinico e formativo) della tecnologia dovuti<br />

a collocazione e utilizzo circoscritti a singola disciplina chirurgica;<br />

• mancata disponibilità nel servizio di professionisti elegibili all’utilizzo del robot, sia per<br />

i programmi di formazione che per i progetti di ricerca;<br />

• esigue casistiche di pazienti candidati agli interventi chirurgici oggetto dei progetti<br />

di ricerca o dei programmi di formazione;<br />

• non disponibilità di risorse economiche e organizzative necessarie alla conduzione<br />

degli studi clinici o alla realizzazione di programmi di formazione adeguati.<br />

<strong>La</strong> rinuncia alla tecnologia, per la quale sono già state impegnate risorse, comporta<br />

quindi la rinuncia a una progettualità di sviluppo e innovazione della <strong>chirurgia</strong> <strong>robotica</strong> nel<br />

proprio servizio, ma salvaguarda da un utilizzo sporadico del robot su pazienti e patologie<br />

che soddisfano quasi esclusivamente le esigenze (conoscitive e professionali) del<br />

chirurgo.<br />

I cinque scenari sopra descritti costituiscono esempi di piani di adozione del robot da<br />

Vinci e non sono mutuamente esclusivi: la formazione è prerogativa di ogni scenario<br />

di adozione, anche se ipotizzata con diversi gradi di diffusione, ed è possibile promuovere<br />

sia studi multicentrici che monocentrici, condizionatamente alle risorse disponibili. Questi<br />

ed eventuali altri scenari andranno sviluppati dettagliatamente rispetto all’impatto clinicoassistenziale<br />

previsto e alle ricadute organizzative ed economiche secondo i criteri<br />

illustrati nei precedenti Capitoli.<br />

Dossier 167<br />

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