La chirurgia robotica - Agenzia sanitaria e sociale regionale ...
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Prefazione<br />
<strong>La</strong> <strong>chirurgia</strong> <strong>robotica</strong>: il robot da Vinci<br />
Questo documento illustra i risultati di una valutazione tecnico-scientifica relativa a una<br />
tecnologia <strong>sanitaria</strong> di grande interesse e potenzialità, quale è la <strong>chirurgia</strong> <strong>robotica</strong>.<br />
Tuttavia, questo rapporto merita a nostro giudizio un’attenzione in qualche modo<br />
particolare, per varie ragioni che vanno anche ben al di là dell’interesse suscitato<br />
dal tema specifico che affronta. Si tratta in sostanza di materiale che dovrebbe trovare<br />
lettori attenti non soltanto nella - più o meno ristretta - cerchia dei professionisti<br />
interessati al tema, ma anche in coloro che, ai vari livelli di responsabilità delle<br />
organizzazioni sanitarie, sono chiamati a confrontarsi con le problematiche del governo<br />
dell’introduzione di innovazioni tecnologiche nei contesti clinici.<br />
Infatti, da queste pagine scaturisce una molteplicità di elementi che vanno ben<br />
oltre classiche valutazioni tecniche, comunemente condotte nell’ambito di esercizi<br />
di technology assessment, e l’esercizio tecnico-scientifico che vi viene descritto non<br />
è riconducibile a una mera revisione, intelligentemente critica, delle evidenze scientifiche<br />
disponibili.<br />
Innanzi tutto vi è rappresentata, attraverso un “caso modello” - la <strong>chirurgia</strong> <strong>robotica</strong>,<br />
appunto - una importante tipologia dei problemi che i servizi sanitari affrontano<br />
quotidianamente. In estrema sintesi, questo problema è rappresentato dal doversi<br />
misurare con innovazioni (tecnologiche in questo caso, ma non solo), che si presentano<br />
all’attenzione dei servizi con un quadro di conoscenze empiriche di riferimento ancora<br />
largamente incompleto. È uno degli aspetti tipici delle innovazioni quello di essere,<br />
proprio in quanto tali, poco studiate e ancora poco conosciute nei loro effetti e nelle loro<br />
implicazioni cliniche e organizzative. Detto in altri termini, uno degli elementi essenziali<br />
del contesto in cui le innovazioni si muovono, e con loro i servizi sanitari e i loro<br />
professionisti, è rappresentato dalla dominanza dell’incertezza.<br />
Il secondo elemento, in qualche misura conseguente a quello precedente, è costituito<br />
dall’esplicito rimando alla ricerca, clinica e <strong>sanitaria</strong>, come componente essenziale delle<br />
strategie attraverso le quali le organizzazioni e i sistemi sanitari adottano le innovazioni.<br />
In questo contesto, la ricerca è rappresentata non solo e non tanto dagli studi già<br />
condotti su una specifica innovazione (studi che come abbiamo già sottolineato sono,<br />
nella generalità dei casi, numericamente e qualitativamente scarsi o del tutto assenti),<br />
quanto piuttosto dalla capacità ideativa e progettuale che deve scaturire dall’analisi<br />
dell’incertezza, come capacità di affrontare e soddisfare i bisogni conoscitivi inerenti la<br />
tecnologia in questione e la cui soddisfazione è appunto essenziale alla piena<br />
comprensione degli effetti della tecnologia e, quindi, al governo del suo impiego nella<br />
pratica clinica. In questo contesto quindi, la ricerca è anche elemento di governo<br />
dei processi di cambiamento inevitabilmente implicati dal processo di adozione<br />
dell’innovazione.<br />
Dossier 167<br />
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