La chirurgia robotica - Agenzia sanitaria e sociale regionale ...
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<strong>La</strong> <strong>chirurgia</strong> <strong>robotica</strong>: il robot da Vinci<br />
Appendice<br />
Dalle revisioni sistematiche e dagli studi primari più recenti reperiti si può concludere<br />
che solo la prostatectomia è stata valutata in numerosi studi su un numero considerevole<br />
di pazienti, sebbene la quasi totalità di essi siano serie di casi, pochi studi sono<br />
comparativi e non vi è nessuno studio controllato randomizzato. Le revisioni concludono<br />
che la prostatectomia <strong>robotica</strong> è una tecnica fattibile che ha una ridotta perdita di sangue<br />
intraoperatoria, una ridotta frequenza di complicanze e una ridotta durata della degenza<br />
rispetto alla prostatectomia radicale aperta. Il tasso di margini chirurgici positivi si riduce<br />
con l’aumentare dell’esperienza del chirurgo e raggiunge tassi simili a quelli della<br />
<strong>chirurgia</strong> aperta. I risultati oncologici a lungo termine (follow up superiore a 1 anno) sono<br />
ancora troppo pochi per poter trarre conclusioni. I risultati sul recupero della potenza<br />
e della continenza sono promettenti ma preliminari, in quanto basati su di un numero<br />
limitato di pazienti. Sei revisioni confrontano i risultati delle serie di casi sul robot con<br />
i risultati delle serie di casi sulla laparoscopia e 4 revisioni confrontano i risultati anche<br />
con le serie più numerose sulla prostatectomia radicale aperta. Da tali confronti sembra<br />
che i risultati siano sostanzialmente sovrapponibili, soprattutto per quanto riguarda gli<br />
outcome oncologici e funzionali.<br />
È importante sottolineare però che i confronti basati su serie di casi sono inattendibili;<br />
infatti gli outcome clinici sono influenzati dall’età, dallo stadio della malattia, dalla potenza<br />
sessuale prima dell’intervento, dalla comorbidità, dalle tecniche usate per il risparmio dei<br />
nervi, dall’esperienza degli operatori. Senza informazioni sulla confrontabilità dei pazienti<br />
per questi fattori, non ha senso confrontare i risultati delle diverse tecniche, a meno<br />
di risultati drammatici.<br />
<strong>La</strong> <strong>chirurgia</strong> <strong>robotica</strong> ha una curva di apprendimento più breve rispetto alla <strong>chirurgia</strong><br />
laparoscopica. I costi di acquisizione e mantenimento della macchina sono molto elevati<br />
e superano il risparmio ottenibile da una ridotta degenza ospedaliera.<br />
È indispensabile realizzare studi controllati randomizzati di confronto con la <strong>chirurgia</strong><br />
laparoscopica e tradizionale che prevedano follow up di almeno un anno per la<br />
valutazione degli outcome funzionali (recupero della continenza, recupero della potenza<br />
sessuale) e di almeno 5 anni per la valutazione degli outcome oncologici (frequenza<br />
di recidive, sopravvivenza, sopravvivenza libera da malattia).<br />
Riferimenti bibliografici<br />
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Journal of medical robotics and computer assisted surgery, 3: 20-22, 2007.<br />
3. Tooher R., Swindle P., Woo H., Miller J., Maddern G. <strong>La</strong>paroscopic radical<br />
prostatectomy: a accelerated systematic review. ASERNIP-S report No. 48. Adelaide,<br />
South Australia: ASERNIPS-S. June 2005<br />
4. Mendez A.L., Portero R.V. Robot-assisted surgery using da Vinci robot<br />
telemanipulation in prostatectomy. Informes de Evaluacion de Tecnologias Sanitarias,<br />
AETSA, 2006.<br />
Dossier 167<br />
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