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rapporto ambientale VAS Parco Naturale - Parco di Montevecchia e ...

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<strong>VAS</strong> – Piano del <strong>Parco</strong> <strong>Naturale</strong> - Proposta <strong>di</strong> <strong>rapporto</strong> <strong>ambientale</strong> e stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> incidenza 2010Tendenze <strong>di</strong>namiche naturaliComunità conservate dalle pratiche colturali del taglio e della concimazione. Se abbandonate inmontagna sono invase da piante legnose arbustive seguite da alberi dei boschi <strong>di</strong> latifogliecircostanti (Tilio-Acerion, Carpinion, Alnion glutinoso-incanae), in pianura spesso sostituite con altrecoltivazioni (seminativi, colture arboree).In<strong>di</strong>cazioni gestionaliNei limiti concessi dall‟economia locale si ritiene utile la continuazione delle pratiche colturali per laconservazione della bio<strong>di</strong>versità. Diversamente è in casi <strong>di</strong> completo abbandono, risulta necessarioprogrammare un ripristino del bosco ecologicamente compatibile.6210 Formazioni erbose secche semi naturali e facies coperte da cespugli su substratocalcareoStruttura ed ecologia della vegetazioneQuesto habitat comprende prati e pascoli secchi <strong>di</strong>ffusi dal piano planiziale a quello montano.Conseguentemente, lo strato erbaceo risulta molto sviluppato, con coperture generalmentecomprese tra il 70 e il 100%. Può altresì essere presente o meno uno strato arbustivo, generalmentebasso (non superiore a 1,75 m), che presenta coperture non superiori al 30-40%.Si tratta comunque tipicamente <strong>di</strong> praterie, con lo strato erbaceo dominato da emicriptofite, congeofite e con piccole camefite. La presenza <strong>di</strong> uno strato legnoso, alto e/o basso arbustivo, èdeterminato solitamente dalla sospensione dell‟uso pastorale da molto tempo.Tendenze <strong>di</strong>namiche naturaliComunità in parte durevoli (su suoli con accentuata rocciosità), ma in genere soggette allapenetrazione <strong>di</strong> specie legnose adatte ai suoli poveri e ari<strong>di</strong> come Pinus sylvestris, Quercuspubescens, Ligustrum vulgare o arbusti (Rosa spp., Amelanchier ovalis).I brometi e, in generale, le cenosi dei Festuco-Brometea possono evolvere, dapprima, versoformazioni arbustive termofile o meso-xerofile dei Rhamno-Prunetea e, successivamente, versoformazioni forestali più complesse rappresentate perlopiù da querceti termofili a roverella e/o cerro,ostrieti termofili, castagneti termofili, ascrivibili ai Quercetalia pubescenti-petraeae, e talvolta ancheda querceti mesofili del Carpinion betuli. Questo processo evolutivo può richiedere da 10-15 anni,per l‟affermazione delle cenosi arbustive, a 70 e più anni, per l‟affermazione delle cenosi forestali.In<strong>di</strong>cazioni gestionaliData la naturale propensione dei brometi a evolvere verso formazioni arbustive e, quin<strong>di</strong>, arboree, laloro gestione dovrebbe tendere a mantenere la libertà <strong>di</strong> evoluzione. Costituiscono, tuttavia,un‟eccezione i brometi che ospitano elementi floristici pregiati, quali appunto le orchidee, la cuievoluzione naturale porterebbe alla scomparsa <strong>di</strong> tali elementi; in questi casi la gestione dovrebbe163

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