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rapporto ambientale VAS Parco Naturale - Parco di Montevecchia e ...

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<strong>VAS</strong> – Piano del <strong>Parco</strong> <strong>Naturale</strong> - Proposta <strong>di</strong> <strong>rapporto</strong> <strong>ambientale</strong> e stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> incidenza 2010Zona agricola della collina terrazzata 11,771parco naturale 11,771Zona agricola <strong>di</strong> collina 0,084parco regionale 0,084Zona agricola <strong>di</strong> collina del parco naturale 0,053parco naturale 0,053Tab. 9.4 – zone del Piano del <strong>Parco</strong> <strong>Naturale</strong> in relazione all’habitat 6210L‟impatto moderatamente negativo può essere determinato dall‟incidenza <strong>di</strong> alcune pratiche agricoleinterferenti con l‟habitat 6210.Ci si riferisce in particolare alle attività legate alla viticoltura, <strong>di</strong>ffusa nel territorio del <strong>Parco</strong> in areacollinare e spesso in ambiti in cui la presenza del vigneto si sovrappone alla presenza dell‟habitat6210.I singoli interventi condotti nelle Zone agricole <strong>di</strong> collina ed interferenti con l’habitat 6210dovranno quin<strong>di</strong> essere supportati dalla procedura <strong>di</strong> Valutazione <strong>di</strong> Incidenza che valuti afondo ogni possibile impatto dell’intervento, con particolare attenzione rivolta alla conservazionedelle aree <strong>di</strong> maggior pregio occupate dell‟habitat 6210.Una eccessiva semplificazione dell‟ eco – mosaico prodotto dalle attività agricole, potrebbe inoltreportare alal riduzione <strong>di</strong> alcuni caratteri ambientali determinanti per la presenza <strong>di</strong> specie faunistiche<strong>di</strong> interesse, che trovano nelle praterie magre anche parzialmente arbustate un habitat ideale(Lanius collurio).E‟ tuttavia testimoniato dagli stu<strong>di</strong> in corso (Brusa, comunicazione personale, settembre 2010), chela presenza del vigneto non incide negativamente sulla composizione floristica delle aree prativepresenti sui piani e sulle alzate delle scarpate, mentre un effetto negativo è attribuibile all‟attuazionedei trattamenti <strong>di</strong> lotta obbligatoria nei confronti <strong>di</strong> Scaphoideus titanus, vettore del fitoplasma dellaFlavescenza dorata, soprattutto per quanto riguarda la presenza <strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong> entomofauna, legataanche all‟attività predatoria <strong>di</strong> alcune specie <strong>di</strong> avifuna che frequentano l‟area dei prati magri.E‟ invece da considerarsi positiva la possibilità prevista della trasformazione del bosco per unrecupero delle aree terrazzate, anche in ragione <strong>di</strong> un possibile re-instaurarsi dell‟habitat su superficicolonizzate da cenosi forestali a causa dell‟abbandono delle piane coltivate.Habitat – co<strong>di</strong>ce e denominazioneSuperficie in ettari6510 - Prati Magri - Praterie magre da fieno abassa altitu<strong>di</strong>ne 156,575Aggregati storici e nuclei <strong>di</strong> antica formazione 0,314parco naturale 0,281parco regionale 0,033Zona agricola del pianalto 1,115parco naturale 1,115Zona agricola della collina terrazzata 25,079Effettogenerato167

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