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rapporto ambientale VAS Parco Naturale - Parco di Montevecchia e ...

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<strong>VAS</strong> – Piano del <strong>Parco</strong> <strong>Naturale</strong> - Proposta <strong>di</strong> <strong>rapporto</strong> <strong>ambientale</strong> e stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> incidenza 2010 Cenosi forestali antropogene.Nel territorio del <strong>Parco</strong> sono presenti 26 specie <strong>di</strong> mammiferi, tra cui 8 specie <strong>di</strong> pipistrelli.I più grossi mammiferi presenti sul territorio sono il tasso, la volpe, la donnola e la faina che sono predatoriben adattati alla convivenza con l'attività umana. Nei boschi del <strong>Parco</strong> sono presenti numerosi ro<strong>di</strong>tori comeil ghiro, il moscar<strong>di</strong>no, l'arvicola e il topo selvatico.Un altro ro<strong>di</strong>tore ora presente è lo scoiattolo rosso, recentemente reintrodotto e costantemente monitorato(ultimo monitoraggio <strong>di</strong> presenza della specie nel 2008).Tra gli insettivori ricor<strong>di</strong>amo il riccio, la talpa e il toporagno: quest'ultimi importanti per l'aerazione del suolodovuta alla costruzione <strong>di</strong> gallerie.Per quanto riguarda l‟avifauna, nel <strong>Parco</strong> sono presenti numerose specie <strong>di</strong> uccelli molti dei quali tutelati alivello nazionale ed internazionale. Oltre la ricchezza <strong>di</strong> specie è da notare la presenza <strong>di</strong> specie esigenti dalpunto <strong>di</strong> vista <strong>ambientale</strong>, che ritrovano all‟interno del territorio protetto situazioni ideali per la ni<strong>di</strong>ficazione.In zone con vegetazione cespugliosa e arbustiva si incontrano specie rare come l‟occhiocotto, il canapino, lasterpazzola, lo zigolo nero e l‟averla piccola. Specie legate ai boschi maturi sono la balia, l‟upupa, il frosone,il rampichino e il picchio verde. Nel <strong>Parco</strong> sono presenti sia i rapaci <strong>di</strong>urni come la poiana, il falco pecchiaioloe il lodolaio, sia quelli notturni come l‟allocco, la civetta, l‟assiolo e il gufo comune.Nel <strong>Parco</strong> sono state identificate 9 specie <strong>di</strong> anfibi e 8 <strong>di</strong> rettili.Tutti gli anfibi risultano molto sensibili dal punto <strong>di</strong> vista <strong>ambientale</strong>, in quanto utilizzano siti riproduttivi moltolocalizzati, principalmente <strong>di</strong>stribuiti attorno al torrente Curone. Tra gli anfibi è accertata la presenza nel<strong>Parco</strong> <strong>di</strong> una specie molto importante: la rana <strong>di</strong> Lataste, <strong>di</strong> enorme rilievo in quanto considerata in pericolo<strong>di</strong> estinzione su scala globale.I rettili hanno caratteristiche biologiche molto <strong>di</strong>verse: non essendo più legati all'ambiente acquatico hannouna <strong>di</strong>stribuzione omogenea nel <strong>Parco</strong>. Alcuni <strong>di</strong> essi sono molto <strong>di</strong>ffusi, come la lucertola e il ramarro.Strettamente legato agli ambienti boschivi è il saettone; gli altri hanno una pre<strong>di</strong>lezione più o meno spiccataper gli ambienti arbustivi o aperti. Fanno eccezione le bisce: la natrice tassellata, biscia relativamente rara, èlegata alla presenza <strong>di</strong> corsi d'acqua, mentre la biscia dal collare frequenta gli stagni in cerca <strong>di</strong> piccoleprede come girini e anfibi.Il pericolo più imminente alla vita della popolazione animale e vegetale è la frammentazione degli habitatcausata dalla forte urbanizzazione ed industrializzazione della zona avvenuta nell‟ultimo secolo. L‟istituzionedel <strong>Parco</strong> ha contribuito a rallentare tale frammentazione, ma tutt‟oggi costituisce ancora una minaccia piùche mai reale e che va limitata e circoscritta il più possibile.Per la descrizione degli habitat presenti nel <strong>Parco</strong> si fa particolare riferimento a quelli <strong>di</strong> interessecomunitario presenti nel SIC IT2030006 “Valle Santa Croce e Valle del Curone”. In particolare, questo SICpresenta il 53,18 % del territorio occupato da habitat <strong>di</strong> interesse comunitario. Secondo i dati rilevatidall‟aggiornamento dello stato <strong>di</strong> “Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e dellafauna selvatiche” prodotti dalla Regione Lombar<strong>di</strong>a nel 2004 e consultando il formulario standard, aggiornatoal luglio 2007, sono presenti 8 <strong>di</strong>versi Habitat da Direttiva 92/43/CEE, <strong>di</strong> cui 3 <strong>di</strong> importanza prioritaria (COD91E0*, COD 91H0*, COD 7220*), <strong>di</strong> seguito elencati: 9260, Foreste <strong>di</strong> Castanea sativa.41

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