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Occasioni di dialogo con gli artisti<br />
Fabrizio Costanzo, dalla metà degli anni Novanta cura una serie di iniziative<br />
culturali, pianificando progetti espositivi particolarmente impegnativi.<br />
In generale, in quegli anni, l’aspetto intellettuale - insieme a quello<br />
politico - connotava spesso le singole attività creando fermenti ed entusiasmi<br />
oggi impensabili. Erano appunto, “tempi d’azione” in cui gli artisti<br />
si riunivano, riscuotevano consensi, agivano, consumavano le idee dando<br />
forma a progetti che poi traducevano in mostre a costo zero.<br />
Nella sezione Occasioni di dialogo con gli artisti, Fabrizio Costanzo si<br />
confronta con le loro ideologie e problematiche. Scrive testi, presenta<br />
artisti, ma soprattutto “vive” dall’interno le situazioni calde di quegli anni.<br />
Oggi, luoghi, tempi e modalità di confronto sono assai diversi. Una parte<br />
degli artisti ha camminato con l’autore, conquistando gli eventi attraverso<br />
le vicissitudini de La Sinopia, altri hanno percorso la strada più comoda<br />
del Sanpaolo Palace Hotel (per breve tempo) dove le mostre sono<br />
state supportate da un’organizzazione alberghiera ben strutturata che<br />
ha ammorbidito e facilitato le singole fasi di realizzazione dei progetti<br />
espositivi (peraltro curate insieme a Francesco Pintaudi). L’ultima fase<br />
(quella attuale) è un caso a sé, unico nel suo genere. La mostra Graffiti,<br />
progettata con Massimo Coraci e condivisa dal compianto Francesco<br />
Carbone, presenta una fase ideativa ed uno sviluppo operativo dinamico<br />
e permanente, ampiamente copiato successivamente da altre strutture e<br />
non solo turistiche. Qui le occasioni di dialogo con gli artisti si sono generate<br />
e sviluppate a stretto contatto, dentro un congegno ben rodato e<br />
con un’organizzazione di base che ha sempre offerto linfa vitale per lo<br />
sviluppo degli eventi. Tutto ciò testimonia la diversa natura degli scritti di<br />
Fabrizio Costanzo - intensi, accorati e vissuti alcuni, più asettici altri.<br />
Infine i testi etichettati prodotti per artisti di caratura - ma che non hanno<br />
condiviso un percorso di vita con l’autore - hanno chiuso il cerchio delle<br />
esperienze letterarie aprendo invece il fronte delle considerazioni e dei<br />
ripensamenti personali. Una società che non soffre e che non combatte<br />
non genera crescita culturale ma isole. Gli artisti oggi riflettono una crisi<br />
sociale, politica ed economica insanabile, che apparentemente produce<br />
i colori della globalizzazione ma che in realtà riflette il grigio delle identità.<br />
In campo artistico si organizzano meno mostre e si hanno meno occasioni<br />
di dialogo. Il fermento degli anni Novanta (l’ultimo colpo di coda<br />
della società) non esiste più ed ogni artista datato percorre la propria<br />
strada portando nel cuore le battaglie condotte e condivise intensamente,<br />
ma che le nuove generazioni - attraversando luoghi e tempi culturali<br />
differenti - sconoscono.