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(…) Il segno, l’accordo cromatico, la costruzione del quadro<br />
denotano una “Scuola” che riconduce ad un discorso<br />
unitario la estroversione creativa. La mostra di Costanzo<br />
ad un primo impatto piace, ad una successiva analisi<br />
critica convince.<br />
Carlo Castronovo / Personale Fabrizio Costanzo<br />
Galleria Il Cenacolo - Palermo, maggio 1989<br />
(…) L’invito, è quello di continuare in questa direzione,<br />
secondo la positiva visione della realtà.<br />
Carmela Angela Di Stefano / Personale Fabrizio Costanzo<br />
Galleria Il Cenacolo - Palermo, maggio 1989<br />
(…) Fabrizio Costanzo porta avanti con notevole successo<br />
la sua idea di borgo medioevale… riscuote ampi consensi<br />
che in futuro gli daranno continue soddisfazioni.<br />
Salvo Alicata / Estate e Arte<br />
Sala Le due giare - Cefalù, agosto 1994<br />
(…) L’arte è fantasia, ma principalmente sogno, e le opere<br />
di Costanzo sono intrise di onirico pur evidenziando un<br />
impianto pittorico ben definito. Il tratto sicuro esalta la<br />
composizione che, pur avvalendosi di una tavolozza non<br />
prodiga di cromatismi, sottolinea l’atmosfera magica di<br />
un mondo osservato attraverso il dipanarsi del tempo; nel<br />
quadro Portando la luna a spasso in una magica notte, la<br />
luna domina un paesaggio animato da creature la cui<br />
fragilità adombra una forza interiore che permette incredibili<br />
sortilegi. E’ sufficiente a dimostrarlo un’anatra in volo<br />
che trascina con una fune un’arrendevole luna? Pensiamo<br />
proprio di sì!<br />
Claudio Alessandri / Percorsi paralleli<br />
Palazzo dei Benedettini - Biblioteca comunale - Cinisi, dic./gen. 1995/96<br />
(…) L’opera Portando la luna a spasso in una magica<br />
notte racchiude un messaggio alato, quasi irreale. La<br />
risposta che ci viene dalla composizione è comunque<br />
delle più positive, sia per il linguaggio allegorico, sia per<br />
la luminosità della luna che sembra sorridere e giocare a<br />
tu per tu con le aeree presenze che le fanno corona.<br />
Fulvio Castellani Catanzaro - Catalogo Arte immagini<br />
Antares - Vincenzo Ursini Editore – 1996<br />
(…) La tensione magico-favolistica esercitata all’interno di<br />
una forte sintesi dinamica, caratterizza i temi di natura<br />
vegetale e animale nelle opere di Fabrizio Costanzo.<br />
Pino Giacopelli / Isolamata<br />
Palermo - Centro Arti Sperimentali La Sinopia - Palermo, maggio 1997<br />
(…) Fabrizio Costanzo riesce a comunicare attraverso<br />
case, alberi, fiori, e lune, vicende ironiche e lievi come ali<br />
di farfalle, dando la possibilità all’uomo di oggi di trovare<br />
una dimensione in cui sentirsi il cuore leggero e puro. C’è<br />
nelle sue opere una scansione suono-silenzio-suono, e a<br />
guardarle e a riguardarle non stancano mai, anzi suggeriscono<br />
sempre inedite aperture e incanti.<br />
Vittoria Bellomo / Isolamata<br />
Kantiere culturale Il Centauro - Bari, maggio 1997<br />
(…) Una certa pregnanza alchemica, di tipo magico (non<br />
surreale) pare permeare queste opere, senza dubbio<br />
espressione di una totalità fiabesca, votata allo stupore,<br />
al canto, all’incanto, all’abbraccio con questa cosa straniante,<br />
assolutamente inutile che è l’arte.<br />
Gianfranco Labrosciano / Notturni<br />
Galleria Scirocco - Terrasini, dic./gen. 1999/00<br />
(…) Valenza tecnica ed emotiva, capacità di sintesi e,<br />
soprattutto, volontà di confronto, stanno alla base della<br />
mostra voluta e coordinata da Fabrizio Costanzo, che già<br />
nell’esemplare chiarezza del suo titolo, Col ferro, indica la<br />
radice operativa che lega i tre artisti coinvolti, al di là della<br />
differenza anagrafica ed espressiva: Nicola Busacca,<br />
Giusto Sucato e Totò Vitrano (…). Possiamo pertanto<br />
affermare, senza timore di smentite, che una mostra come<br />
questa, rivelando poetiche e tendenze apparentemente<br />
distanti fra loro, sostiene il concetto di convivenza<br />
stilistica proprio dell’arte contemporanea la cui essenza<br />
sta nella molteplicità di linguaggi, ovvero in una grammatica<br />
del vedere che vive di continui slittamenti visivi e concettuali.<br />
Marcello Palminteri / Col ferro<br />
Addaura Hotel Residence Congressi - Palermo, lug./ago. 2001