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FABRIZIO COSTANZO WORK IN PROGRESS 1

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Contaminazioni<br />

Dipingere a 4 mani<br />

La sperimentazione artistica di Fabrizio Costanzo e Francesco Pintaudi inizia<br />

nel 2007 con la Personale Tracce, nata all’interno del 7° Convegno Nazionale<br />

degli Architetti, una mostra insolita che mette a confronto due diversi<br />

modi di dipingere e di intendere la pittura, una scommessa apparentemente<br />

persa in partenza, che si evolverà invece, negli anni successivi, in una<br />

esperienza ricca di stimoli, formativa e significativa. La personale Tracce<br />

cambierà pelle imprevedibilmente trasformandosi, ben presto, in un’altra<br />

mostra. I due pittori, nella hall-atelier del Sanpaolo Palace Hotel, si spingeranno<br />

oltre, dando vita ad una coinvolgente performance a 4 mani che invoglierà<br />

un folto pubblico di visitatori e di convegnisti. Saranno prodotte, tra<br />

carte e tavole, una quarantina di opere di diversi formati che si aggiungeranno<br />

a quelle già esposte dall’inizio separatamente. Critici e cultori scriveranno<br />

nove testi sull’evento e le principali testate giornalistiche pubblicheranno<br />

altri articoli sull’argomento. Da ora in poi le contaminazioni di Costanzo e<br />

Pintaudi non si fermeranno più. Seguiranno altre opere elaborate per altrettanti<br />

mostre: Trame e nobili mura (2008), dittico in legno dipinto sulla tematica<br />

storica della baronessa di Carini e conservato nella pinacoteca La Grua-<br />

Talamanca del Castello; Esculentiae memoriae (Il pranzo di Giafar) 2008,<br />

tele dipinte sul cibo siciliano per le mostre itineranti curate da Salvo Ferlito;<br />

Metamorfosi (2010), tele-dittico incentrate sulla disamina puntuale e toccante<br />

del mare, elemento-simbolo bioetico da preservare, elaborate per la mostra<br />

Blu? Il mare come non lo avete mai visto, diretta dallo stesso Fabrizio<br />

Costanzo. Infine, nel 2014, la grande opera realizzata in dieci pannelli, Pescatori<br />

di Reperti, per una committenza privata, “un omaggio all’uomo ed<br />

alla sua storia, un inno alla bellezza, alla ricchezza del nostro patrimonio<br />

artistico, al mare che tuttora conserva tesori inestimabili...luce del mondo”.

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