FABRIZIO COSTANZO WORK IN PROGRESS 1

Un luogo nel mondo: il San Basilio a Palermo.
FORMA MENTIS
Fabio Mattaliano
Una pittura eterna, un’atmosfera significativa: il silenzio…L’aspetto comunicativo,
nelle opere di Fabio Mattaliano, sembra sconfinare nel sacrale,
in una dimensione metafisica, fuori dal tempo e dallo spazio, sospesa
nell’aria, eterea…Il segno delinea la composizione dell’opera,
diventa sogno, pur all’interno di un cromatismo strutturale. L’architettura
dipinta esula il vero significato costruttivo…leggera, impalpabile, pensiero.
Nella dimensione realistica assume una connotazione psicologica
introspettiva, fortemente ieratica. Questo non senso, esprime il senso di
una pittura sempre protesa verso l’aspetto immaginativo, sublime al
tempo stesso. Architravi, fregi e cornici, intere trabeazioni o semplici
dentelli, sono in realtà la ricerca di matrici geometriche pure, quadrati,
rettangoli, triangoli e cerchi non viziati dalla forma esperienziale.
Artifex ludens sicut Deus, nel meccanismo ludico il pittore-architetto
controlla le forme giocando come un Dio, manipolando la sua macchina
scenica, apparentemente elementare nel sistema percettivo, assolutamente
complessa nell’assetto ideologico e nel costrutto psicologico, di
difficile descrizione verbale, evocativa.
Occasioni di dialogo con gli artisti
Ho visto un luogo che era la mia vita, e sui suoi muri ho appeso i miei
sogni. Ancora…Colori, forme, spazi…sono entità che ci raggiungono al
limitar della pelle e lì diventano sensazioni, emozioni, umori…così l’artista,
tra le righe, sintetizza il suo pensiero, evidenziando un canale comunicativo
poliedrico, formato da sensazioni visive (le idee che si tramutano
in immagini) e scritture (le idee che si tramutano in messaggi) entrambe
facce della stessa medaglia, inscindibili, bisognose ognuna
dell’altra, e per questo, interagenti e interessanti. La ricerca qui condotta
incuriosisce, lambisce la memoria, si proietta nel futuro consapevole del
suo obiettivo finale. Narra il libro della Genesi che Dio, per prima cosa,
creò la luce e solo dopo, il cielo, il sole, le stelle e i pianeti. La luce, come
ricerca e come certezza ha il potere di definire gli elementi del mondo
naturale, di delinearne le forme scivolando su di esse, accarezzandone
le asperità. Luce indagatrice, quindi, come essenza, chiarezza,
qualità, verità, direzione, intensità, composizione, gioco fisico introspettivo,
Forma mentis, appunto, disegnata, voluta e narrata dagli uomini per
gli uomini o per un’entità divina. Nel gioco strutturale ed in quello mentale
ha sede la storia e qui, all’ex monastero di San Basilio, la memoria è il
quid psichico per potere capire il logos umano: nella ricerca d’intenti
l’atmosfera crea il silenzio, il silenzio crea l’atmosfera.
C’è un luogo nella mente …
Fabrizio Costanzo / Forma Mentis - personale di Fabio Mattaliano
miostudio.it – Palermo, gennaio 2004