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Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 13

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RICERCA 25<br />

<strong>di</strong> quanto le nostre strumentazioni<br />

riescano a cogliere con gli strumenti<br />

dell’epoca. Mentre il moto degli<br />

atomi si svolge sulla scala temporale<br />

dei femtosecon<strong>di</strong> (un femtosecondo<br />

è pari a un milionesimo <strong>di</strong> miliardesimo<br />

<strong>di</strong> secondo, ovvero 10 – 15<br />

secon<strong>di</strong>), gli elettroni si muovono<br />

molto più velocemente, sulla scala<br />

temporale degli attosecon<strong>di</strong>, cioè<br />

10 – 18 secon<strong>di</strong>. Quin<strong>di</strong>, se vogliamo<br />

essere in grado <strong>di</strong> seguire (e misurare)<br />

il moto degli elettroni, dobbiamo<br />

utilizzare impulsi laser con durate<br />

inferiori al femtosecondo.<br />

Solo che… non si possono produrre<br />

impulsi <strong>di</strong> luce con durate inferiori<br />

a un ciclo ottico, che è determinato<br />

dalla lunghezza d’onda della<br />

luce. In genere, un laser a femtosecon<strong>di</strong><br />

produce impulsi nella regione<br />

del visibile o del vicino infrarosso.<br />

Per poter generare impulsi ad attosecon<strong>di</strong><br />

bisogna prima accorciare la<br />

lunghezza d’onda della luce. Negli<br />

anni ’80, pare ancora un’impresa<br />

impossibile. E invece…<br />

Fino agli anni ’90 si crede che<br />

il femtosecondo sia un limite<br />

invalicabile<br />

Nel 1988, la scienziata Anne L’Huillier<br />

scopre che, focalizzando impulsi<br />

laser ultrabrevi (siamo ancora nel<br />

reame dei femtosecon<strong>di</strong>) e <strong>di</strong> elevata<br />

intensità su un gas nobile, si<br />

generano effetti altamente nonlineari<br />

che portano alla produzione <strong>di</strong><br />

luce a lunghezza d’onda molto più<br />

corta <strong>di</strong> quella del laser <strong>di</strong> partenza<br />

(e quin<strong>di</strong> con un ciclo ottico molto<br />

più breve). Ha scoperto il fenomeno<br />

<strong>di</strong> generazione <strong>di</strong> armoniche <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne<br />

elevato. Spoiler alert: la scoperta<br />

<strong>di</strong> L’Huillier è il primo passo che<br />

porterà ad abbattere la barriera del<br />

femtosecondo e riuscire a stu<strong>di</strong>are<br />

fenomeni anche alla scala dell’attosecondo.<br />

Ma, a questo punto della storia,<br />

non ci siamo ancora arrivati. Siamo<br />

all’alba degli anni ’90 e siamo<br />

in grado <strong>di</strong> generare impulsi laser<br />

con durate <strong>di</strong> pochi femtosecon<strong>di</strong><br />

utilizzando opportune tecniche <strong>di</strong><br />

compressione. Ecco la ricetta: si<br />

prendono gli impulsi laser e si focalizzano<br />

all’interno <strong>di</strong> una fibra ottica<br />

dove vengono prodotte nuove lunghezze<br />

d’onda. Attenzione: funziona<br />

solo con impulsi con bassa energia,<br />

dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> pochi nanojoule, altrimenti<br />

si brucia imme<strong>di</strong>atamente<br />

la fibra ottica. La questione, quin<strong>di</strong>,<br />

<strong>di</strong>venta quella <strong>di</strong> generare impulsi<br />

laser costituiti da pochi cicli ottici<br />

e <strong>di</strong> energia sufficiente per poter<br />

produrre le armoniche <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne<br />

elevato.<br />

1996-1997: è qui che entrano<br />

in gioco i nostri<br />

È il 1996 quando Nisoli e il suo gruppo<br />

<strong>di</strong> ricerca, composto anche dai<br />

noti scienziati politecnici Orazio<br />

Svelto e Sandro De Silvestri, pubblicano<br />

un paper che è davvero il plot<br />

twist <strong>di</strong> questa storia: <strong>di</strong>mostrano,<br />

per la prima volta, il funzionamento<br />

<strong>di</strong> una nuova tecnica che permette<br />

<strong>di</strong> comprimere impulsi laser ad alta<br />

energia. Spiega Nisoli: « Invece <strong>di</strong> utilizzare<br />

una fibra ottica, abbiamo utilizzato<br />

un capillare <strong>di</strong> vetro riempito<br />

con un gas nobile. Gli impulsi laser<br />

sono quin<strong>di</strong> focalizzati in un mezzo

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