MAP - Magazine Alumni Politecnico di Milano #13
Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 13
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78 NEL MONDO<br />
« Molte mamme dopo avermi conosciuto mi hanno<br />
ringraziato, perché ho fatto vedere che anche<br />
i loro figli <strong>di</strong>abetici potevano fare sport »<br />
avuto le cure ha smesso <strong>di</strong> utilizzare<br />
l’insulina ».<br />
Insomma manca davvero poco:<br />
« Potrebbero essere 10 anni oppure<br />
solo due o tre. Quel che so è che<br />
io vedrò la cura e la potrò usare, i<br />
bambini a cui viene <strong>di</strong>agnosticato<br />
il <strong>di</strong>abete <strong>di</strong> tipo 1 possono stare<br />
tranquilli: saranno curati. Mi piace<br />
sostenere la ricerca ed è per questo<br />
che potete donare per aiutare JDRF,<br />
la principale organizzazione globale<br />
nella ricerca della cura per il <strong>di</strong>abete<br />
<strong>di</strong> tipo 1, che finanzia le migliori<br />
ricerche nel mondo, Italia inclusa ».<br />
Ancora su se stesso: « Correre una<br />
maratona è già impegnativo per il<br />
corridore amatoriale me<strong>di</strong>o, ma<br />
per un <strong>di</strong>abetico lo è ancor <strong>di</strong> più.<br />
Durante una maratona un <strong>di</strong>abetico<br />
ha ulteriori fattori da tenere in<br />
considerazione: deve controllare<br />
continuamente i livelli <strong>di</strong> zucchero<br />
nel sangue per essere sicuro <strong>di</strong><br />
non svenire o al contrario andare<br />
in ketoacidosi o ancora peggio in<br />
coma. Il <strong>di</strong>abetico è più soggetto a<br />
<strong>di</strong>sidratazione e crampi durante l’attività<br />
fisica, soprattutto se i livelli <strong>di</strong><br />
glucosio non sono perfetti. Questo<br />
avviene perché con il T1D il pancreas<br />
smette <strong>di</strong> produrre insulina, un<br />
ormone essenziale per trasformare<br />
il cibo in energia ».<br />
La vita quoti<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> una persona<br />
affetta da T1D comporta molte sfide<br />
come le tante iniezioni giornaliere<br />
<strong>di</strong> insulina che devono essere bilanciate<br />
con l’alimentazione e l’attività<br />
fisica.<br />
« Mi qualifico alle gare con i miei<br />
risultati, non vengo ammesso per<br />
beneficenza o perché sono malato.<br />
A Boston, Chicago e Tokyo sono<br />
stato il terzo italiano in assoluto al<br />
traguardo e ho ottenuto un quarto<br />
posto assoluto a Reykjavík e un sesto<br />
posto assoluto a Helsinki, altre<br />
maratone internazionali non facenti<br />
parte delle Majors ». ●<br />
Sostieni la ricerca<br />
e dona a JDRF!