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Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 13

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72 NEL MONDO<br />

Il primo treno a idrogeno d’Italia, con destinazione zero convogli Diesel<br />

su linee non elettrificate e zero emissioni <strong>di</strong> CO₂, ha un cervello politecnico<br />

Andare come un treno,<br />

a idrogeno<br />

<strong>di</strong> Valerio Millefoglie<br />

UN TRENO PARTE DA BRESCIA, si riflette<br />

silenzioso sul lago d’Iseo e sfila poi<br />

tra le case e le montagne della Val<br />

Camonica, lasciando il paesaggio<br />

pulito, nessuna scia <strong>di</strong> fumo nero<br />

ma un vapore acqueo, segno dell’energia<br />

che lo sta mettendo in moto.<br />

È questo lo scenario previsto, tra fine<br />

2024 e inizio 2025, quando il Cora<strong>di</strong>a<br />

Stream, primo treno a idrogeno<br />

italiano, a zero emissioni <strong>di</strong>rette <strong>di</strong><br />

CO₂ nell’ambiente, sostituirà i treni<br />

Diesel sulla linea ferroviaria non<br />

elettrificata della Brescia-Iseo-Edolo.<br />

Primo dei sei esemplari commissionato<br />

da Trenord e Ferrovie nord <strong>Milano</strong><br />

ad Alstom, avrà 600 chilometri<br />

<strong>di</strong> autonomia, 260 posti e rientrerà<br />

nell’ambito del progetto H2iseO, prima<br />

valle italiana dell’idrogeno, che<br />

contribuirà all’obiettivo <strong>di</strong> neutralità<br />

carbonica fissato per il 2050 dall’Unione<br />

europea, ovvero una riduzione<br />

del 100% dell’emissione <strong>di</strong> CO₂, tanta<br />

quanta se ne produce. A mettere<br />

in moto questo treno a idrogeno e<br />

l’innovazione che porta con sé c’è<br />

anche l’Alumna Susanna Boitano,<br />

che è stata la Train Control Engineer,<br />

ovvero la responsabile dello sviluppo<br />

software del Train Control Management<br />

System (TCMS) del treno: « il<br />

cervello del convoglio – <strong>di</strong>ce – che<br />

comunica con tutti i software dei<br />

sottosistemi <strong>di</strong> bordo ».<br />

Ci spieghi meglio il funzionamento<br />

<strong>di</strong> questo cervello.<br />

L’energia viene prodotta dalle fuel<br />

cells, le celle a combustibile che si<br />

trovano sul tetto del treno, e immagazzinata<br />

dalle batterie <strong>di</strong> alta<br />

tensione in litio. Nella Power Car,<br />

la carrozza che ospita questo cuore<br />

energetico, sono <strong>di</strong>stribuiti i serbatoi<br />

che contengono lo stoccaggio<br />

dell’idrogeno. Gli impianti <strong>di</strong> piping,<br />

cioè <strong>di</strong> tubazioni industriali, comunicano<br />

con le fuel cells dove avviene<br />

appunto la trasformazione chimica<br />

della combinazione <strong>di</strong> idrogeno, ossigeno<br />

e scarto d’acqua. L’energia<br />

viene quin<strong>di</strong> immagazzinata nelle<br />

batterie <strong>di</strong> alta tensione, comunicanti<br />

con i motori <strong>di</strong> trazione e con<br />

i gruppi ausiliari che prendono l’energia<br />

e la <strong>di</strong>stribuiscono sul resto<br />

del treno. Dove possibile, grazie<br />

Susanna Boitano<br />

Train Control Métier Process<br />

Owner Deputy - Alstom<br />

Alumna Ingegneria Fisica

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