MAP - Magazine Alumni Politecnico di Milano #13
Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 13
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NEL MONDO 73<br />
al controllo del sistema <strong>di</strong> Energy<br />
Management, il consumo del carburante<br />
a idrogeno viene limitato<br />
il più possibile. Le batterie, infatti,<br />
vengono caricate sia dalla produzione<br />
a idrogeno delle fuel cells che<br />
dalla frenatura elettro<strong>di</strong>namica del<br />
macchinista, che consente <strong>di</strong> non<br />
<strong>di</strong>sperdere energia in frenata. Parte<br />
dei software <strong>di</strong> cui mi sono occupata<br />
verifica, appunto, se le batterie<br />
<strong>di</strong> alta tensione debbano essere<br />
ricaricate me<strong>di</strong>ante la conversione<br />
dell’idrogeno da parte delle fuel cells<br />
oppure me<strong>di</strong>ante il recupero dell’energia<br />
<strong>di</strong> frenatura.<br />
Il treno dunque è totalmente verde?<br />
Sì, perché l’idrogeno a contatto con<br />
l’ossigeno presente nell’aria genera<br />
energia tramite le fuel cells e rilascia<br />
acqua. Lo stoccaggio dell’idrogeno<br />
viene fatto in impianti a carico del<br />
cliente, in questo caso Trenord e Ferrovie<br />
nord <strong>Milano</strong>, le quali hanno<br />
<strong>di</strong>chiarato che proprio per mantenere<br />
il circolo legato alla sostenibilità<br />
ambientale, si riforniranno da fonti<br />
rinnovabili. Il piano <strong>di</strong> fattibilità, in<br />
Marco Piuri, AD <strong>di</strong> Trenord e<br />
Direttore Generale <strong>di</strong> FNM, ha<br />
<strong>di</strong>chiarato: « Inaugurare l’uso <strong>di</strong><br />
questa tecnologia in un ambito che<br />
connette, per vocazione, fa sì che<br />
il suo valore non solo si realizzi nel<br />
singolo progetto, ma si propaghi<br />
ad altri ambiti. Penso a industrie<br />
e servizi che potranno essere<br />
raggiunti dalla rete dell’idrogeno.<br />
Questo è l’obiettivo che puntiamo<br />
a realizzare con H2iseO: vogliamo<br />
che sia scalabile, oltre la mobilità<br />
ferroviaria e su bus ». Qual è il<br />
futuro dell’idrogeno?<br />
In un mondo sempre più attento al<br />
tema ambientale penso sia fondacorso<br />
<strong>di</strong> ultimazione, prevede il ricorso<br />
iniziale alla tecnologia Steam<br />
Methane Reforming (SMR), da metano<br />
o biometano, con cattura e stoccaggio<br />
della CO₂ generata, per la produzione<br />
<strong>di</strong> « idrogeno blu ». Il nostro<br />
obiettivo è consegnare il primo treno<br />
tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.<br />
Com’è stato salire a bordo per la<br />
prima volta?<br />
Premetto che i test sono tutt’ora in<br />
corso. Detto ciò, si lavora tanti anni<br />
a tutto il design, non solo estetico<br />
ma anche a quello meccanico e del<br />
software, ma la vera sod<strong>di</strong>sfazione<br />
si prova quando il treno è completo,<br />
nel suo insieme, e si gira la chiave e<br />
lo si accende per la prima volta. Il<br />
primo giro <strong>di</strong> chiave è il momento in<br />
cui ti <strong>di</strong>ci: ecco a cosa hanno portato<br />
tutti questi anni.<br />
A cosa hanno portato?<br />
Al primo treno a idrogeno in Italia,<br />
ma in realtà anche a livello europeo<br />
perché attualmente l’unico altro treno<br />
a idrogeno è iLint, sempre prodotto<br />
da Alstom, per la Germania,<br />
ma pensato per un servizio commerciale<br />
limitato e basato su tecnologie<br />
<strong>di</strong> rete <strong>di</strong>fferente. Questo invece è<br />
il primo modello Smart Cora<strong>di</strong>a a<br />
idrogeno, che fa parte della medesima<br />
cordata <strong>di</strong> treni regionali che<br />
sta sostituendo tutta la flotta dei<br />
treni regionali monopiani italiani.<br />
Lavorarci per me è stato un privilegio<br />
perché ti fa sentire <strong>di</strong> dare un<br />
contributo al tuo Paese.