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Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 13

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in ampiezza e fase. Nel 2010 pubblichiamo<br />

la prima misura <strong>di</strong> pump and<br />

probe ad attosecon<strong>di</strong> su una molecola.<br />

Siamo partiti dalla molecola<br />

più semplice, quella d’idrogeno, e<br />

abbiamo seguito il moto elettronico<br />

all’interno della molecola imme<strong>di</strong>atamente<br />

dopo l’interazione con un<br />

impulso ad attosecon<strong>di</strong>. Nel 2014 abbiamo<br />

utilizzato la stessa tecnica per<br />

stu<strong>di</strong>are il processo <strong>di</strong> migrazione<br />

delle cariche elettriche in un amminoacido<br />

aromatico: la fenilalanina ».<br />

Nel 2021, Nisoli porta al <strong>Politecnico</strong><br />

un ERC Synergy Grant, un finanziamento<br />

<strong>di</strong> quasi 12 milioni <strong>di</strong> euro in<br />

6 anni, per approfon<strong>di</strong>re cosa accade<br />

nelle molecole « imme<strong>di</strong>atamente »<br />

(anzi, qualche attosecondo) dopo<br />

l’interazione con la luce.<br />

Arriviamo a oggi: nel 2023, Pierre<br />

Agostini, Ferenc Krausz e Anne<br />

L’Huillier vincono il Nobel per la Fisica<br />

per le loro ricerche sugli impulsi<br />

ultrabrevi. « Non avevo dubbi che prima<br />

o poi il campo degli attosecon<strong>di</strong><br />

avrebbe ricevuto un Premio Nobel.<br />

Sono molto orgoglioso che il mio<br />

gruppo abbia dato un contributo a<br />

questo settore <strong>di</strong> ricerca fin dall’inizio<br />

», commenta Nisoli. E adesso?<br />

A cosa servono gli impulsi<br />

ad attosecon<strong>di</strong>?<br />

A un sacco <strong>di</strong> cose. « La maggior<br />

parte dei processi fotochimici indotti<br />

dalla luce sono messi in moto<br />

dall’interazione con gli elettroni –<br />

spiega Nisoli. Il moto degli atomi si<br />

instaura successivamente a causa<br />

dell’accoppiamento fra i gra<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

libertà elettronici e nucleari. Stu<strong>di</strong>ando<br />

la <strong>di</strong>namica molecolare su<br />

scale temporali da poche decine <strong>di</strong><br />

attosecon<strong>di</strong> a pochi femtosecon<strong>di</strong>,<br />

potremmo scoprire nuove tecniche<br />

sperimentali per controllare il moto<br />

degli elettroni all’interno della materia<br />

». Per capire cosa accade dopo<br />

che la luce ha colpito una molecola<br />

bisogna tentare, per così <strong>di</strong>re, <strong>di</strong><br />

fotografare quegli istanti con flash<br />

rapi<strong>di</strong>ssimi. Buona parte dei fenomeni<br />

naturali – in particolare quelli<br />

che si verificano a livello atomico –<br />

si realizzano in tempi rapi<strong>di</strong>ssimi,<br />

in intervalli temporali dell’or<strong>di</strong>ne<br />

degli attosecon<strong>di</strong>. « Mi ha sempre<br />

RICERCA 27<br />

affascinato l’idea <strong>di</strong> lavorare con<br />

la luce – racconta Nisoli – e fin dai<br />

tempi della tesi mi sono occupato<br />

<strong>di</strong> laser a impulsi ultrabrevi, all’interno<br />

del gruppo <strong>di</strong> ricerca fondato<br />

da Orazio Svelto, pioniere del campo<br />

non solo in Italia. A quei tempi lavoravamo<br />

soprattutto allo sviluppo<br />

<strong>di</strong> sistemi laser in grado <strong>di</strong> generare<br />

impulsi a femtosecon<strong>di</strong> per applicazioni<br />

alla spettroscopia risolta in<br />

tempo. Da allora, la tecnologia laser<br />

ha fatto passi da gigante e le applicazioni<br />

degli impulsi ultracorti sono<br />

in continuo sviluppo ». La ricerca<br />

nel settore della scienza ad attosecon<strong>di</strong><br />

è un classico esempio <strong>di</strong> ricerca<br />

« blue sky ». Come spiega Nisoli, « in<br />

questi anni, grazie agli impulsi ad<br />

attosecon<strong>di</strong>, abbiamo iniziato ad<br />

indagare processi fisici <strong>di</strong> notevole<br />

importanza finora non esplorati. E<br />

lo abbiamo fatto guidati più dalla<br />

nostra curiosità che da possibili<br />

ricadute applicative, che indubbiamente<br />

verranno nei prossimi anni,<br />

come già è successo nel caso degli<br />

impulsi a femtosecon<strong>di</strong> ». ●

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