MAP - Magazine Alumni Politecnico di Milano #13
Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 13
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RICERCA 47<br />
Paola Antonietti<br />
Docente <strong>di</strong> Mathematical Engineering<br />
al <strong>Politecnico</strong> <strong>di</strong> <strong>Milano</strong><br />
la rappresentazione <strong>di</strong> un dominio<br />
<strong>di</strong> calcolo. Diverse in quanto capaci<br />
<strong>di</strong> adattarsi liberamente ai contorni<br />
o alle geometrie dei fenomeni reali<br />
che si stanno simulando ». Ovvio<br />
che tutto ciò può suonare astruso<br />
a chiunque non mastichi la matematica,<br />
ma <strong>di</strong> fatto è come se si dovesse<br />
rappresentare un paesaggio:<br />
secondo i meto<strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zionali si<br />
potrebbero usare piccoli quadrati o<br />
triangoli per raffigurare il terreno, il<br />
cielo, gli alberi, ma se il paesaggio<br />
è particolarmente irregolare o presenta<br />
delle peculiarità rispetto ad altri,<br />
quelle figure geometriche rigide<br />
potrebbero rivelarsi limitanti e per<br />
una rappresentazione più accurata<br />
sarebbe, dunque, più corretto ricorrere<br />
a pezzi <strong>di</strong> cartoncino flessibile<br />
modellati ad hoc.<br />
« Siamo in una fase <strong>di</strong> trasformazioni<br />
epocali, che si stanno compiendo<br />
davanti ai nostri occhi a<br />
una velocità mai vista prima – osserva<br />
Antonietti – In questo contesto<br />
il linguaggio universale della<br />
matematica, ovvero la capacità <strong>di</strong><br />
descrivere fenomeni quantitativi at<strong>di</strong><br />
lavoro si è aggiu<strong>di</strong>cato uno dei 37<br />
Synergy Grant dell’ERC.<br />
« Il progetto NEMESIS è una grande<br />
iniziativa europea finanziata per<br />
migliorare la simulazione numerica<br />
<strong>di</strong> fenomeni complessi – spiega lei<br />
– Quando vogliamo modellare fenomeni<br />
fisici, come quelli nell’ingegneria<br />
o nelle scienze, usiamo<br />
equazioni matematiche. Tuttavia,<br />
tali equazioni sono spesso troppo<br />
complesse per essere risolte <strong>di</strong>rettamente,<br />
ed è qui che intervengono i<br />
meto<strong>di</strong> numerici per approssimare<br />
le soluzioni tramite calcolatori. La<br />
nostra ambizione è, allora, <strong>di</strong> sviluppare<br />
meto<strong>di</strong> migliori, più precisi<br />
ed efficienti, <strong>di</strong> quelli già esistenti,<br />
per poter elaborare approssimazioni<br />
<strong>di</strong> fenomeni complessi e implementarle<br />
su computer dotati <strong>di</strong> una<br />
potenza <strong>di</strong> calcolo estremamente<br />
elevata. A tale scopo ricorriamo a griglie<br />
<strong>di</strong> calcolo più flessibili, chiamate<br />
“politopali”, <strong>di</strong>verse dagli elementi<br />
standard, ossia da quelle forme geometriche<br />
comuni e regolari – cubi,<br />
prismi, tetraedri, esaedri ecc. – comunemente<br />
usate per semplificare