MAP - Magazine Alumni Politecnico di Milano #13
Il Magazine dei Designer, Architetti, Ingegneri del Politecnico di Milano - Numero 13
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NEL MONDO 67<br />
« Penso serva onestà intellettuale nel <strong>di</strong>chiarare<br />
che c’è sempre qualcuno <strong>di</strong>etro alla raccolta<br />
ed elaborazione <strong>di</strong> dati. Il che per me non mina<br />
l’autorevolezza <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o. Anzi, quell’onestà<br />
può contribuire fortemente a instaurare<br />
un rapporto <strong>di</strong> fiducia nei confronti dei numeri<br />
e della scienza »<br />
zionale, più sentimentale, e quin<strong>di</strong><br />
– cosa che non si esplicita mai, ma<br />
facilmente intuibile – meno autorevole.<br />
Dovremmo tutti impegnarci a<br />
confrontarci maggiormente su questa<br />
percezione spesso inconscia nel<br />
contesto <strong>di</strong> un <strong>di</strong>battito pubblico più<br />
ampio, in cui si riconosca la tendenza<br />
a relegare la <strong>di</strong>mensione emotiva<br />
nella sfera dell’inutile ».<br />
Co-autrice dei libri Pianeta Terra<br />
(White Star/National Geographic<br />
Kids) e Atlante geopolitico dell’acqua<br />
(Hoepli), Fragapane abbraccia così<br />
un’ottica da attivista. « Una figura<br />
chiave è per me Toni Morrison, prima<br />
afroamericana a vincere il Nobel<br />
per la letteratura nel 1993: il suo libro<br />
L’importanza <strong>di</strong> ogni parola contiene<br />
preziose riflessioni sul potere oppressivo<br />
delle parole e sulle potenzialità<br />
<strong>di</strong> una lingua viva, che denunci<br />
<strong>di</strong>scriminazioni, pregiu<strong>di</strong>zi, bias, e si<br />
apra al cambiamento offrendo nuove<br />
possibilità », afferma l’ex studentessa<br />
del <strong>Politecnico</strong>, che prima <strong>di</strong> imboccare<br />
questa strada era incerta su ciò<br />
che avrebbe voluto fare nella vita.<br />
« Ai tempi del <strong>di</strong>ploma non avevo le<br />
idee chiare, tant’è che inizialmente<br />
mi ero iscritta a Design della Moda.<br />
Solo dopo aver frequentato un corso<br />
<strong>di</strong> grafica che mi aveva appassionata<br />
molto, sono passata a Design della<br />
Comunicazione. E lì un’occasione<br />
<strong>di</strong> avvicinamento alla mia professione<br />
è stata, durante l’ultimo anno<br />
<strong>di</strong> magistrale, la partecipazione al<br />
DensityDesign Research Lab fondato<br />
da Paolo Ciuccarelli (oggi <strong>di</strong>retto dal<br />
prof. Michele Mauri), docente che ha<br />
avuto il merito <strong>di</strong> portare la Data Visualisation<br />
e l’Information Design in<br />
Italia. Allora mi aveva entusiasmato,<br />
in particolare, lavorare su un report<br />
dell’IPCC, il gruppo intergovernativo<br />
sul cambiamento climatico. Non è<br />
un caso che mi sia laureata con una<br />
tesi che ricalcava quell’approccio, incentrata<br />
su un’analisi visiva della criminalità<br />
organizzata nel Nord Italia.<br />
Avevo finalmente scoperto ciò che<br />
mi interessava davvero: la possibilità<br />
<strong>di</strong> combinare l’aspetto visivo con lo<br />
stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> contenuti anche complessi<br />
e <strong>di</strong> tematiche urgenti e attuali ». ●