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Guida - Associazione Italiana Dislessia

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• individuate i punti di forza di vostro figlio, nello sport, nella<br />

musica, nel disegno, nel bricolage, ecc., scoprite le sue<br />

capacità relazionali e mettete tutto ciò che ha di positivo in<br />

evidenza in modo che anche lui riesca a vedere le sue qualità.<br />

• Fategli capire che ogni bambino è unico e speciale e se<br />

incontrerà compagni che impareranno a leggere ed a scrivere<br />

subito senza fatica non dovrà abbattersi perché ognuno di noi<br />

ha le proprie caratteristiche e le proprie qualità, lui come gli<br />

altri, e ognuno a suo modo.<br />

• Spiegategli che la dislessia non è colpa sua, né vostra o della<br />

scuola. è una caratteristica con cui nasce la persona, come<br />

avere i capelli castani o gli occhi azzurri.<br />

• Spiegategli che il disturbo dell’apprendimento è la causa delle<br />

sue difficoltà a scuola ma fategli capire, anche, che il suo<br />

modo “diverso” di apprendere può essere una potenzialità<br />

(creatività, pensiero per immagini, ecc.).<br />

• Spiegategli anche che questo significa che bisognerà lavorare<br />

sodo, impegnarsi molto, anche più dei suoi compagni, ma<br />

che lui comunque avrà tutto l’aiuto di cui ha bisogno e tutti gli<br />

strumenti appropriati per riuscire ad arrivare agli stessi obiettivi<br />

degli altri.<br />

• Spiegategli che l’uso del computer e di determinati strumenti<br />

compensativi non deve essere vissuto come qualcosa che<br />

sottolinea la sua diversità ma come qualcosa che lo potenzia.<br />

Inoltre fatelo riflettere sul fatto che tutti nel mondo del lavoro<br />

usano i computer e molti manager utilizzano le mappe<br />

concettuali, strumenti che i ragazzi con DSA possono utilizzare<br />

quotidianamente già a scuola!<br />

• Preparatevi a dover ripetere queste cose più volte anche nel<br />

corso degli anni e siate sempre pazienti e disponibili.<br />

• Se prima di sapere la diagnosi avete discusso con vostro<br />

figlio perché faceva male i compiti, perché vi sembrava pigro<br />

e demotivato e per i suoi insuccessi scolastici, ammettete il<br />

vostro errore e non abbiate paura di chiedergli scusa, i bambini<br />

sanno perdonare; gli insegnerete, così, il valore dell’ammettere<br />

i propri errori.

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