RETAIL TO THE FUTURE 64 la creativitá retail book
In queste pagine due esempi di punti vendita esperienziali per Sam Baron. Sopra: Surface, Parigi Conversazione sul retail che verrà. La visione di Sam Baron Noto designer e direttore del design di Fabrica, Sam Baron è un grande amante dell’arte: «L’arte – ci spiega infatti – è molto importante per me. Gli artisti hanno la libertà di esprimere se stessi, non devono soddisfare una funzione, hanno bisogno di sorprenderci e di farci vedere il mondo in un modo diverso». Sarebbero tuttavia fuori strada quanti vedessero in lui il tipico progettista postmoderno che giudica superato il concetto di forma e funzione e che considera il designer un professionista libero di esprimere la sua creatività senza limiti di sorta. Tutto il contrario. «La mia filosofia è molto semplice: come creativo e consulente di design adatto il mio modo di progettare ai bisogni e alle richieste del cliente. Nel caso di Benetton, ad esempio, si tratta di esprimere lo spirito del marchio. <strong>Il</strong> loro scopo è quello di proporre qualcosa di semplice e allo stesso tempo unico, con un linguaggio adeguato in linea con il dna del brand». Caratteristica della progettazione di Baron, che ha all’attivo collaborazioni con noti marchi come Vista Alegre, Bosa, Vitra e Skitch, è la capacità di evocare mondi attraverso i suoi oggetti e di suscitare un immaginario ricco e complesso. Pagina a fianco: Allestimento per la presentazione della nuova collezione Baccarat, con Jean- Marc Gady e Guillaume Gallois (Francia, 2005) Sopra: Partners & Spade, New York di Fabio Destefani Ma quanto conta questa capacità di concepire l’oggetto come un ispiratore di storie e universi al di là della sua mera funzione? «Conta parecchio» ci risponde senza esitare. «Penso infatti che oggi la gente desideri essere coinvolta in momenti speciali. Ciò potrebbe avvenire in una galleria d’arte a New York, in un negozio di Milano oppure durante la presentazione di una collezione di porcellane in Francia. <strong>Il</strong> consumatore, in pratica, desidera entrare a far parte di un mondo che gli parli, gli comunichi qualcosa, per questo motivo negli oggetti che realizzo è possible riscontrare una traccia narrativa. Per me il design è un modo di creare una relazione, un’opportunità di instaurare un dialogo con qualcuno». A questo riguardo, il negozio che è il luogo in cui l’oggetto si mostra ed entra in relazione con altri oggetti, assume un’importanza primaria. Attraverso determinati accorgimenti, diventa infatti lo spazio in cui il mondo “fantastico” si organizza, prende forma... In quanto direttore del design retail book la creativitá 65 Chi è Nato in Francia nel 1976, Sam Baron inizia la sua attività nel mondo del design nel 1997. Dopo il conseguimento della laurea in design presso l’École des Beaux Arts di Saint Etienne frequenta un corso di specializzazione in design. Nel 2003 viene selezionato per partecipare alla sezione "design" di Fabrica, dove lavora per un anno. La sua collezione di piatti in ceramica “Design slices” viene presentata al Cooper Hewitt Museum di New York e distribuita in tutto il mondo da Bosa. I suoi progetti sono stati esposti in numerosi eventi e alle più importanti mostre internazionali. Tra i suoi clienti si annoverano Louis Vuitton, L’Oréal group, Secondome, Bosa, Casamania, De Beers, Vista Alegre /Atlantis Portugal e Baccarat. Attualmente Sam Baron vive e lavora tra la Francia, il Portogallo e l’Italia, dove dirige la sezione design di Fabrica.