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Vecchio - 2011 - Il paesaggio nell'era della globalizzazione

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Le eterotopie di Foucault, il quale peraltro si è dimostrato critico nei<br />

confronti <strong>della</strong> modernità e del pensiero strutturalista, sono, invece, degli<br />

spazi connessi ad altri spazi, ma nello stesso tempo da questi separati,<br />

poiché al loro interno le funzioni specifiche che rappresentano, sono<br />

quelle di neutralizzare, invertire o sospendere, come nel caso dello<br />

specchio che pur essendo un luogo reale, nello stesso tempo riflette un<br />

contenuto che come pura immagine è posto in un luogo irreale. <strong>Il</strong><br />

significato delle eterotopie è, comunque, meglio chiarito dalle parole di<br />

Foucault:<br />

«Ci sono anche, e ciò probabilmente in ogni cultura come in<br />

ogni civiltà, dei luoghi reali, dei luoghi effettivi, dei luoghi<br />

che appaiono delineati nell’istituzione stessa <strong>della</strong> società, e<br />

che costituiscono una sorta di contro-luoghi, specie di utopie<br />

effettivamente realizzate nelle quali i luoghi reali, tutti gli<br />

altri luoghi reali che si trovano all’interno <strong>della</strong> cultura<br />

vengono al contempo rappresentati, contestati e sovvertiti;<br />

una sorta di luoghi che si trovano al di fuori di ogni luogo,<br />

per quanto possano essere effettivamente localizzabili»<br />

(Foucault M., 2005, p. 14).<br />

Secondo il filosofo le eterotopie possono essere articolate secondo sei<br />

principi. <strong>Il</strong> primo sottolinea il fatto che l’esistenza delle eterotopie è una<br />

costante universale, appartenente a tutte le società, il secondo fa<br />

riferimento alle variazioni che le eterotopie subiscono in base al periodo<br />

storico o al luogo geografico. <strong>Il</strong> terzo principio dice che «l’eterotopia ha<br />

il potere di giustapporre, in un unico luogo reale, diversi spazi, diversi<br />

luoghi che sono tra loro incompatibili» (Foucault M., 2005, p. 16). <strong>Il</strong><br />

quarto principio mette in relazione il concetto di eterotopia con quello di<br />

eterocromia, in cui invece <strong>della</strong> sospensione temporale avviene una sorta<br />

di celebrazione dell’effimero in spazi temporanei, come per le fiere o i<br />

villaggi turistici. <strong>Il</strong> quinto principio mostra ch ogni eterotopia è fondata<br />

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