Vecchio - 2011 - Il paesaggio nell'era della globalizzazione
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necessità di «Conferire al Terzo <strong>paesaggio</strong> il ruolo di matrice di un<br />
<strong>paesaggio</strong> globale in divenire» (ibidem, p. 63).<br />
V.7. Paesaggi <strong>della</strong> Post-<strong>globalizzazione</strong>: Cosmopaesaggi<br />
La cosmologia moderna ha riscoperto l’antica<br />
alleanza tra uomo e Cosmo. L’uomo è figlio<br />
delle stelle, fratello delle bestie feroci, cugino<br />
dei fiori e dei campi (Thuan Trinh Xuan, <strong>Il</strong><br />
caos e l’armonia).<br />
Un giorno, forse, un segno verrà da un altro<br />
pianeta. E, per effetto di una solidarietà di cui<br />
l’etnologo ha studiato i meccanismi su scala<br />
ridotta, l’insieme dello spazio terrestre<br />
diventerà un luogo (Marc Augé, Nonluoghi).<br />
Se i nonluoghi e le eterotopie, il sur<strong>paesaggio</strong> e lo s<strong>paesaggio</strong><br />
rappresentano una nuova forma di spazio che nega le caratteristiche<br />
identitarie del <strong>paesaggio</strong>, e lo sprawl, l’ Urbanism landscape e il Terzo<br />
<strong>paesaggio</strong> sintetizzano, invece, delle possibili soluzioni alla mancanza di<br />
significato del <strong>paesaggio</strong> degradato dell’attualità, è pur vero che<br />
entrambi questi gruppi di paesaggi globali vengono analizzati, criticati e<br />
riprogettati sempre seguendo le logiche del globo terrestre; con<br />
cosmo<strong>paesaggio</strong>, invece, si vuole indicare il <strong>paesaggio</strong> che si relaziona<br />
non più solo in base a dinamiche interne alla Terra ma interplanetarie o<br />
interspaziali. <strong>Il</strong> cosmo<strong>paesaggio</strong> si colloca, infatti, oltre lo spazio del<br />
<strong>paesaggio</strong> e oltre il tempo <strong>della</strong> <strong>globalizzazione</strong>.<br />
D’altronde, se con il passaggio dalla modernità alla post-modernità<br />
numerose discipline, fra cui la geografia, si sono aperte sempre più ad un<br />
approccio multidisciplinare inaccettabile in passato, non è irrealistico<br />
pensare che nel futuro <strong>della</strong> post-<strong>globalizzazione</strong> gli ambiti di ricerca<br />
con i quali si dovranno fare i conti nell’analisi del <strong>paesaggio</strong>, potrebbero<br />
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