Vecchio - 2011 - Il paesaggio nell'era della globalizzazione
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“muselizzazione” <strong>della</strong> natura che viene conservata, protetta, pianificata,<br />
delimitata, e dall’altra si ricerca invece quella parte <strong>della</strong> natura che<br />
meno ha subito l’intervento dell’uomo, in qualsiasi senso questo si possa<br />
essere esplicato. Ma oggi non è semplice trovare la natura, che in un<br />
certo senso è andata perduta. Avviene, infatti, che «ognuno di noi […]<br />
tende a identificare più o meno inconsapevolmente la natura con il<br />
<strong>paesaggio</strong>, cioè con quella modalità tipicamente moderna di concepire la<br />
cosiddetta natura» (Bonesio L., 2001, p. 35). <strong>Il</strong> consumo odierno <strong>della</strong><br />
natura comporta, infatti, il «venir meno dell’urto spaesante proveniente<br />
dall’incontro con il mondo naturale» (ibidem, p. 37).<br />
Ma se ogni fase del rapporto tra uomo e natura ha visto l’affermarsi<br />
di differenti categorie estetiche, che vanno dal bello al sublime, dal<br />
pittoresco al romantico, e se l’era <strong>della</strong> <strong>globalizzazione</strong> sembra<br />
condensarsi nella categoria scientifica relativa ai valori dell’”ecologico”,<br />
in che modo la prossima epoca esprimerà il rapporto dell’uomo con la<br />
natura, ora che l’uomo sembra avere «una sorta di paura al cospetto<br />
dell’infinito» (Assunto R., 1973, p. 223)? Ovvero ci sarà spazio ancora<br />
per essa o si procederà verso un sempre maggiore degrado?<br />
La natura così distanziata dall’uomo e reintrodotta gradualmente per<br />
fini ecologici, estetico-ricreativi ha infatti acquisito una sorta di<br />
“artificialità”, nel senso che ha dovuto sottostare a un processo decisivo<br />
che in qualche modo ha riplasmato i suoi spazi naturali; in sostanza<br />
mentre prima la natura veniva antropizzata, adesso è quasi come se il<br />
mondo antropizzato venisse “naturalizzato”, per cui ciò che si perde è il<br />
senso dell’assoluto temporale e spaziale che il contatto con la natura<br />
riusciva a trasmettere all’uomo in passato. Sul rapporto tra <strong>paesaggio</strong><br />
naturale o antropizzato può essere utile la suddivisione del <strong>paesaggio</strong><br />
culturale (il <strong>paesaggio</strong> è comunque sempre culturale) in “<strong>paesaggio</strong><br />
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