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Vecchio - 2011 - Il paesaggio nell'era della globalizzazione

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definizione di Eric Voegeln) iniziata nell’Antichità, in cui gli uomini che<br />

costituiscono una sorta di “comunità dei problemi”, sono uniti da una<br />

aspirazione alla partecipazione universale, e una Seconda Ecumene,<br />

ubicata sull’”ultimo globo” e corrispondente alla contemporaneità, in cui<br />

ancora «l’unità del genere umano» (ibidem, p.165) si rintraccia nelle<br />

condizioni comuni, ma che però ha «fatto saltare gli universali <strong>della</strong><br />

Prima» (ibidem, p.164); essa «[…] si basa oggi sul fatto che tutti quanti,<br />

nelle loro rispettive regioni e storie sono diventati esseri soppiantati,<br />

sincronizzati, colpiti e umiliati da lontano, lacerati, collegati e oppressi<br />

da eccessive pretese» (ibidem, p.165).<br />

Un’altra delle caratteristiche fondamentali del tema <strong>della</strong><br />

<strong>globalizzazione</strong> è il fatto che spesso esso ha polarizzato le opinioni sulla<br />

positività o negatività delle sue conseguenze o sulla sua irreversibilità<br />

storica. Nell’ambito economico Joseph E. Stiglitz, che né La<br />

<strong>globalizzazione</strong> e i suoi oppositori aveva adottato una visione<br />

maggiormente critica, nel paragrafo Un mondo diverso è possibile del<br />

suo ultimo testo La <strong>globalizzazione</strong> che funziona, alla luce <strong>della</strong> sua<br />

posizione ”neokeynesiana” cerca di individuare i fattori che possano<br />

realizzare le potenzialità positive <strong>della</strong> <strong>globalizzazione</strong> e tentare di<br />

rimediare alla profonda ingiustizia sociale che essa ha comportato. Le<br />

sue parole in merito sintetizzano, comunque, sia la dimensione<br />

economica che sociale del problema: « […] la <strong>globalizzazione</strong> ha le<br />

potenzialità per recare enormi vantaggi sia nei paesi in via di sviluppo<br />

sia in quelli industrializzati. […] il problema non riguarda tanto la<br />

<strong>globalizzazione</strong> in sé quanto il modo in cui è stata gestita. <strong>Il</strong> motore <strong>della</strong><br />

<strong>globalizzazione</strong> è l’economia, specie attraverso la riduzione dei costi<br />

delle comunicazioni e dei trasporti, ma è la politica che l’ha plasmata<br />

(Stiglitz J.E., 2006, p. 4).<br />

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