Vecchio - 2011 - Il paesaggio nell'era della globalizzazione
Vecchio - 2011 - Il paesaggio nell'era della globalizzazione
Vecchio - 2011 - Il paesaggio nell'era della globalizzazione
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
È l’accadere a cui si riferisce Platone nel Timeo quando oppone aion,<br />
l’immobile tempo del mito e dell’essere a chronos, il tempo<br />
dell’accadere e del divenire. Ma la contemporaneità di passato e presente<br />
nello spazio ci richiama anche al doppio concetto di simultaneità e<br />
durata di Henri Bergson il quale nel discutere dal punto di vista<br />
filosofico la teoria <strong>della</strong> relatività, manifesta il suo spirito critico nei<br />
confronti del concetto newtoniano del tempo. Egli distingue fra il tempo<br />
reversibile <strong>della</strong> scienza, che serve a concretizzare la divisione sociale<br />
del tempo, e il tempo <strong>della</strong> vita, o durata (reale), che secondo lui è il più<br />
importante oltreché irreversibile e si identifica con il tempo vissuto,<br />
individuale, determinato dal fluire <strong>della</strong> coscienza; è in questa durata che<br />
consiste la concretezza del tempo e non nella sua misura scientifica.<br />
Maurice Halbwachs proponendo nella sua opera Mémoire collective una<br />
rilettura <strong>della</strong> durata bergsoniana che possa far emergere il ruolo <strong>della</strong><br />
memoria in rapporto al tempo, propone l’ulteriore divisione fra “tempo<br />
storico” e “tempo universale”, dove il primo si rifà alla memoria<br />
cronologica e conserva soprattutto le differenze, mentre il secondo è<br />
composto da tutto ciò che dura e che non cambia e che è quello a cui<br />
attinge la memoria collettiva.<br />
Ma «ogni <strong>paesaggio</strong> è il prodotto del tempo lungo <strong>della</strong> storia <strong>della</strong><br />
natura e <strong>della</strong> storia dell’uomo» (Turri E., 2004, p. 74) che sottostanno<br />
alle sue manifestazioni visibili, e ciò ci riporta alla scissione fra tempo<br />
<strong>della</strong> storia/tempo dell’individuo e a quella fra tempo <strong>della</strong> natura/tempo<br />
<strong>della</strong> città di Rosario Assunto, ognuno dei quali ricopre diversi archi<br />
temporali. Quasi richiamandosi alla contrapposizione durata/estensione<br />
di Bergson, Assunto ci propone poi quella fra temporalità e<br />
temporaneità. Nel <strong>paesaggio</strong> la temporalità «conserva e prolunga il<br />
passato nel presente» (Assunto R., 1973, p. 73) e ha una valenza<br />
35