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Gavino Ledda Padre padrone Il Maest
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Cura editoriale Giancarlo Porcu Gra
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menti della bocca, e io in silenzio
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uolarsi. Lo studio è roba da ricch
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scuola sprofondò per sempre nel bu
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de issa ampìddha, al nostro gregge
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- O compà! - fece Antonio. - Che c
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In quel modo feci molta strada. Per
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Quella serpe è lì! Chissà quante
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sangue. Le pulci che avevo addosso
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tutto il latte che aveva prodotto.
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che perché mi facesse compagnia e
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se ne andò con il suo mezzadro die
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giorno, mentre lui era in visita al
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- E i soldi a loro chi glieli dà?
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comportamento è proprio anche degl
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Il vento tirava gelido, mentre io b
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Tutta la realtà, dagli alberi ai p
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netico di questi insetti voraci. Il
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Migliaia e migliaia di uova si schi
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Terribile. Nessuna cavalletta che s
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l’improvviso dal suo chiuso sulla
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Il buio scendeva dai monti confonde
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monti e la natura ricompariva. Un a
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dosa, non si lasciava prendere. L
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Il “re-do” di Nicolàu bastò a
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Dopo un quarto d’ora mi passò da
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Gli avevo sempre condotto le pecore
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tenevo al massimo, mentre lui parla
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temmo privo di senso sul carro e vi
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infusa! Con gli scarponi pieni di f
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tra lo schiamazzo delle galline ogn
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to e approfittava per sbirciare att
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Non può stare sempre a pane e form
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- Oggi vado in paese a prendere tua
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savo ammaestrando qualche pecora, a
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avèna o trigu, basólu o patàta.
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d’un pezzo, rattrappito in un dol
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zi come Nanni, mietevano sin dai di
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era divenuto un vero problema per i
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stro sul collo mentre le cantava il
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La sua architettura la si poteva os
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come una mammella. Il peso ti deve
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il più possibile, quasi per lascia
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- Guarda! Strappa! Strappaaa! Strap
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I pastori, che sbucati dalle loro c
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allora, non avevo avuto familiarit
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- Che ha suonato? - Ma! Una mazurka
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e con la corsa. E di colpo con loro
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vent’anni nell’animo di ogni pa
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Hummm! Ho protestato, naturalmente,
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ia per allora aveva risparmiato da
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sentito come un caprifico che vidi
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Inòghe mi vaghe die cantèndhe a p
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dovetti rimangiare la sera. Nella c
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pevole in quegli anni stava cedendo
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di amici quella mattina ciascuno po
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icurve, mio padre, Filippo e io ass
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finalmente, mi consegnavo allo stat
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one su brande a teloni senza fare c
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- Humm! Stia sul riposo. - Signors
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causa della mia espressione ferina
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va il silenzio più profondo. Ognun
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condensatori. Mi faceva vedere e to
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proseguire. Una bella prova che sod
- Page 260: no emigrati. Sìligo mi sembrava in
- Page 264: Finita l’operazione tutto solleci
- Page 268: danza, esplose in un rimbrotto tipi
- Page 272: vo sempre a conquistarli. Spiegavo
- Page 276: ca, su tre punti obbligati dove c
- Page 280: mia cameretta. Mi strappai di dosso
- Page 284: fetizzata da tutti. Alla fine la pr
- Page 288: - Questo l’ho fatto e lo faccio p
- Page 292: sa che stava ampliando e mi si pres
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- Page 300: che ti rende tranquillo. Toh! Toh!
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