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Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino

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19^^<br />

ICONOLOGIA<br />

U fofpiro quafi naturale nutrito ad una confuetudlne , efsendo egli fpe-<br />

zie di malinconia, avrà in capo una ghirlanda di afsenzio , alludendo quel-<br />

lo j che i quello propoQco difse il Petrarca :<br />

Lagrim.ir femprc è il mìo fommo diletto t<br />

// rider doglia i il cibo ajfenzio ì e tofco .<br />

Sicché quella perfona , che penfando a* negozj , e ftudj , e che contìnuamente<br />

folpirando lU melanconico, per rimedio di efso fi rapprefenterà,<br />

che fia per la mano finiilra congiunto colla deftra di Bacco , che dall' al-<br />

tra mano abbia la fua lolita tazza , perciocché altro temperamento non ci<br />

è , che un'allegrìa, di cui n* é fimbolo Bacco, da' Poeti e Filofofi tenuto<br />

per figura di ipirito divino, e fublime intelletto. Difilo Comico in Ateneo<br />

, lib. 2. chiama Bacco ( che co! fuo liquore rallegra il cuore )<br />

fapientilGmo , Ibave, amico a' prudenti, ed animofi, il quale eccita l'animo<br />

degli abietti , e vili , perfuade i Teveri a ridere , i poltroni a prendere ar-<br />

dire , e i timidi ad efser forti :<br />

Trudentibus , ac cordatìs omnibus , amicifsìme-<br />

Bacche , atq'te fapientì/Jìme , qHam juavis es l<br />

^bjcfii , magnifìcè ut fcntiant de , tu plus fé efficis :<br />

Snperciliofis , & tetrìcis perfnades ut rideant :<br />

Igna-vis ut audeant : ut fortes fint timidi<br />

Cheremone Tragico afferma , che col vino fi concilia il rifo , la fapìen-<br />

?a , la docilità, e il buon configlio; non è maraviglia, che Omero nella__»<br />

nona l'Iliade induca perfone di gran maneggio nella Dieta Imperiale di<br />

Agamennone Imperadore , avanti di configliare , e trattar di negozj militari,<br />

fai-fi molti brindifi 1' un 1' altro : ciò poi tanto più é lecito a perfone di<br />

fiudj , fpezialmente a' Poeti , de' quali è prefidente Bacco . Scrive Filocoro,<br />

che gli antichi Poeti non Tempre cantavano i Ditirambi , ma folo quando<br />

avevano bevuto: allora invocando Bacco, ovvero Apollo, ordinatamen-<br />

le cantavano ; odafi Archiloco ;<br />

Bacchi I{egis canticum ekgans Stityrambicum aujpicari fcio j<br />

yini fulmini percujft mente .<br />

Però Demetrio Alicarnaffeo , fotto il titolo di Nicerate , chiama il vino<br />

Cavallo <strong>del</strong> Poeta , fenza il quale non fi può far viaggio in Parnaib :<br />

Vimtm eqms efl lepido promptus

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