30.04.2013 Views

Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino

Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino

Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

514<br />

ICONOLOGIA<br />

Può ben una darfi a conofcere ad un altro con riputazione , ed onop<br />

fuo t fenza innalzar la fama fua con efagcrazioni di parole , e lenza dare a<br />

felleifo epiteti' di lode . Nellore parimente fi gloria troppo ; e parlando<br />

con Agamennone Imperadore , e con Achille Re» e Capitano più degli<br />

altri Greci valorofo » nel gloriarfi viene ad avvilirli > dicendo a loro : ia<br />

ho practicato con perCone più forti di voi* dalle quali Tempre fui flimato.<br />

^am enìm aliquando ego » C^ cum fortiorìBus » qitam >vos »<br />

yirii confuettidinem habid : &- nimquam me ipji parvi penderunt »<br />

Doveva aggrandir la grandezza di quelli » con i quali conversò in gioventù<br />

fua» (ènza venire ad una nojofa comparazione» con poca itima de* Principi<br />

» con i quali parlava. Achille ha <strong>del</strong>l' arrogante » a dire ad Agamennone<br />

fuo Imperadore » in prefenza de' Greci : Tu non hai onorato me , che<br />

fono il più forte di tutti i Greci. E dolendofl con Teti» madre fua» coi^<br />

ferma 1' illello :.<br />

l^ofcat autem & Strìdei late domìnam ^yigamcmnon<br />

Siam cidpam ; quod fonijjìmum ^chivorum non aominavit .<br />

Aveva campo di moftrar le fue ragioni» ed il torto fattogli da Agamennone<br />

, fenza vantarli di eflere il più forte de' Greci . Certo è che fimiji<br />

parole lo fanno fuperbo , ed iravnodeflo ; conofciuto per tale da Cicerone<br />

» dilfe nelle Tufculane : ^nd achille Homerko fcedias > Parla bene con<br />

giufta maniera nel nono <strong>del</strong>l' Iliade , quando ricufa di non tornare a fervile<br />

Agamennone, ad UlilTe, Ajace, e Fenice fuoi Ambafciatori , dicendo<br />

loro, di aver fempre combattuto » ed efpolta la vita fua per fervizio di Agamennone,<br />

dì aver prefo dodici Città per mare» per terra undici, e dì<br />

aver fatto molti bottini de' Tcfori preziofi , e datili tutti ad Agamennone<br />

; poiché tutto ciò non lo dice a fine di vantarfi <strong>del</strong>le fue imprefe ;. ma<br />

per far vedere i giudi meriti <strong>del</strong>la fua fervitù , e l' ingiullo torto ricevu-<br />

to in ricompenO. dal fio Imperadore ; attefocchè il contar i fuoi fatti»<br />

per difefa fua , e fcolpar fellelfo , è la prima cagione , che permette Plutarco<br />

in lodar felklfo ; però Arillide non piglia ugual elempio , perchè ad<br />

Achille era necelTario in tal cafo narrar le fue prodezze , veramente fatte»<br />

tanto più che le narra fempHcemente , fenza efagerazione di lode ; ma a lui<br />

aon era neceffario, né conveniva lodare 1' orazione fua » Conce<strong>del</strong>l bene che<br />

lì difendano le opere fue, e che fi mantenga di averle fatte bene, quando<br />

da altri fono riprele j ma non elfendo Hata a lui da alamo biafimata 1*<br />

opera fua, non doveva egli prima lodarla» né mantener poi che aye.fe_><br />

fatto bene ad eiferfi lodato da feltelfo , quando fu riprefo eh' egli fi gloria-<br />

Ta . 11 maggior Oratore di tutti i Greci lo viene a convincere, dicendo<br />

che

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!