Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino

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TOMO ^V I N r 0. 331
ne dìmoftra che nell' apparire de' chiari , e rilplendenti raggi del Sole in
Oriente 1 ridono i prati j fi aprono i fiori , ed ognuno fi rallegra •, c_»
gioifce .
Colla finirtra mano tiene il vafo fopraddetto , dal quale n' efce il fumo,
per dimoltrare che nelle partì Orientali vi fono diverfi odori , aromati t
ba'Lmi , ed altre delizie, che produce quel benigniflimo clima ^ onde il
Bembo :
Ed il Petrarca ,
t\e//' adorato , e lucido Oriente ,
$Hé\ che d' odor , e dì color 'uhicea
V odorifero , e lucido Oriente.
Gli fi fa 1' ombra maggior del corpo, perciocché Silio, lib. j.
aurora ingredìens terris exegerat umbras ,
Ed a quefto propofito non iafciarò di fcrivere il feguente Sonetto del
Signor Gio: Camillo Zaccagni Nobile Romano , Uomo di belliflìmo ingegno
, di lettere , e di valore, fatto da lui fopra la prefente figura dell*
Oriente
CZ' la riva del dinge in Oriente ^
V ^Iba Madre del Sol , /' -4lba vezzofa »
Co 'l pie d' argento , e con la man di rofa
^pre l' iifcio odor.ito al di nafccnte
Ma /punta appena il primo raggio ardente
Del Sol fanciullo , che la nutte ombrof*
Cede a, la face d' oro , e lumìnofa ,
Che rende il fofco del chiaro , e lucente,
xdllor pictofo co'' pioì dolci ardori ,
Febo r.fcìnga ì ruggì ado/ì pianti
DtW umid'erbe-, e de' languenti fiorii
Dolci Jofpiri, e amorofetti canti
Sp.irgon V ^ure -, e gì' ^ugcì lieti e canori i
Fatti dal nuoio Sol felici aìnantì .
»*t '^'^ -Jì^fe iì