Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino

3^4 ICONOLOGIA
fogliono cader molti per l.i molta robiiftezza di loro forze . Cavandoli quaflda
Plutarco , mentre parlando dell' Ollracifnio , dice » che di qiiefto , come medicamento
fuleva lervirfi il Popolo a certo tempo ordinato» confinando per io.
anni fuor della Città quel Cittadino , che avanzava gli altri o di gloria » o di
ricchezze , o di riputazione , per la quale era avuto per fjfpetto nella Città
. Punivan di quella pena Iblo le Perfone iliulìri . Anzi il medeflmo Autore
fòggiungendo dice , che Iperbole Uomo fcellerato cercando dì far pu-
nire di lìmil pena uno de' tre grandi Cittadini Atenied, Feace, Nicla , e
Alcibiide , cadde contro fua natura la pena (opra il capo dì detto Ipert)olo
inlblcntc . Simili genti ignobili »e baiFe non- erano punite dì fimil pena;
anzi accorcili effer Hata violata tal pena nella detta perfl)na levarono poi
via L' uCnza di quella . Fu detta Odracifmo da una pietruzza chiamati
Odraco fopra ia quale fcrivevano i Cittadini il nome diquelloT a cui volevano
air bando della Città, e la gettavano in un luogo della pi.izza
chiufo di cancelli ; il numero delle quali doveva pralTiire lei milla a vincere
il partito. L'Autore Ibpraddetto nel 2. della Vita di Alcbiade mollra
detta peni di Oitracifmo non eflfere (lata ordinata per punire i trùH : ma
per moderare la troppa grandezza altrui , e perciò eoa altro vocabolo det-
per dieci anni non
che ta moderazione , fatta a petizione degl' invidiofi -,
vedevano prefente quel tale, per la cui lontananza mitigavano alquanto il
dolore ,. che co! vederlo giornalmente gli fi accrefceva , e s' internava^*
malignamente neg;li animi loro. Il medefimo Arilrotele più largamente» e
di propoflto trattando di pena nel fopraddetto libro 2. al cap. 9. dice :
'^apropter a Cì'vìtatib iis , qnx 'Poprdo rcgantur OfcraciJ'mHs repcrtus efl , h.c Jtquidcm
Chnt.itts ivqHalitacem maxime comple5ìmfir . Itaqne qii fnper excdlerc-3
'Vidctur , 'vcl propter divitias , "Vel propter amìcos , 'vel propter aliqnam aliami
cìvilcm potcntiam extra Ch'ìtatem rdegutiir ad tempus aliquod ordinafon . Dove
H vede , che lo approva » ma non fi rillrigne al tempo , e va icufando il
configlio di Periandro , dato a Trafibulo di tagliare le fpighe maggiori
delle altre . Piacque ad Augudo quella forte di punizione , moderandola_j
con altro nome, e parole , come dice Tacito nel lib. 3. in propoilto di
Sillano della famiglia de' Junij , che aveva commelTo adulterio con una,*
fua Nipote , al quale non fece- altro , che fargl' intendere , che lo privavi
della fua amicizia , per le quali parole , e feparazionc di amiltà, inten^
dendo Sillano elfergli in un certo modo accennato l' efilio : Exìlhim jìbì dcmonflrari
intellexit , fcnza metter indugio in mezzo , fé lo prefe da fé medefimo
, né prima , che fotto 1' Impero di Tibero fu rellituito alla Patria^
Molte cofe fi potrebbono dire- , e molte autorità ii potreboono addurre ,
ma per abbreviare il noftro ragionamento , concluderemo , che fi ved^u
all' aperta eiTer da tutti amata , ed abbracciata quella ugualità , anche_»
nella natura UelTa . Ciò beniffimo fi confiderà ancora nella temperie de'
corpi umani , che mentre Ibnno uniti , e non alterati da foprabbondanza
di umori, o fuperiorità ecceflìva di uno di elfi, il corpo fi mantiene fino,
e perfetto nell' elTer fuo , colla difcreta didribuzione de! fangue alle prof-
lime , ed alle più remote parti di elfi ..
De' Fatti ì kgTJ nel!' Imtnagine ^ TÌGL