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CapiTolo 5<br />
EmEttErE grida marziaLi<br />
accompagnare i vostri colpi con grida “marziali” avrà un duplice effetto: da un<br />
lato fornirà a voi una “carica” psicologica, dall’altro scoraggerà l’assalitore.<br />
■<br />
il grido deve provenire dal vostro ventre, quasi a infondere ulteriore potenza al<br />
colpo che state portando: questa efficace tradizione “guerriera” è praticata da<br />
millenni, ed è tutt’ora in voga nella maggior parte delle arti marziali.<br />
«aL fuoCo!»<br />
Un altro (importante) consiglio pratico: in tutti i casi di aggressione in cui è utile<br />
cercare di ri chiamare altre persone (ma gari non presenti proprio sul posto ma<br />
“a portata di voce”), evi ta te di gridare «aiu to!» o cose si mi li.<br />
l’esperienza in segna che la gente non accorre a questo tipo di richiamo, per la<br />
semplice ragione che ha pau ra, e che non vuole “gra ne”.<br />
Ha paura, so prattutto, perché non sa a co sa può andare incontro (che vuol<br />
dire “aiuto”?; quale reale pe ricolo ci<br />
aspetta dietro l’angolo?).<br />
Vi suggeriamo, pertanto, di ri cor rere<br />
a un richiamo psicologicamente più<br />
efficace, da un lato perché legato<br />
alle memorie ataviche della specie<br />
umana, dall’altro lato perché non<br />
generico.<br />
Questo richiamo è: «al fuo co!».<br />
Chi ode un simile ap pel lo avrà meno<br />
paura, perché sa prà (o meglio: crederà<br />
di sa pe re!) ciò che lo aspetta, e<br />
si sentirà in grado di proteggere la<br />
propria incolumità.<br />
sarà dun que meno “frenato” nel<br />
de si derio di accorrere per prestare<br />
soccorso. non importa se poi questo<br />
potenziale soccorritore in terverrà<br />
attivamente o meno: il solo fatto che<br />
qualcuno ac cor ra potrebbe far desistere<br />
l’ag gressore dalla sua azione.<br />
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