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la difesa <strong>personale</strong><br />
per far perdere l’equilibrio all’avversario (in<br />
ossequio al principio “tira quando spinge, spingi<br />
quando tira”) le possibili direzioni del relativo<br />
movimento spaziano a 360°. semplificando,<br />
potremmo considerare 8 direzioni fondamentali,<br />
che praticamente corrispondono agli<br />
8 punti principali della “rosa dei venti”: nord,<br />
nord-est, est, sud-est, sud, sud-ovest, ovest e<br />
nord-ovest.<br />
■<br />
Questo non è un manuale sportivo, ma una<br />
introduzione alla difesa <strong>personale</strong>. pertanto non<br />
è op portuno, in questa sede, descrivere tutte<br />
le possibili proiezioni e le relative tecniche nel<br />
bagaglio teorico dell’esperto judoka sono almeno<br />
cinquanta! Ba sterà descrivere una tecnica di<br />
base: la “proiezione d’anca”. Un’altra tecnica (lo<br />
“sgambetto”, efficace ri sposta difensiva ai calci)<br />
sarà il lu strata nel capitolo su «le parate, le schivate,<br />
le al tre tecniche strettamente difensive».<br />
La proiEzionE d’anCa<br />
Condizione indispensabile per poter effettuare<br />
la proiezione d’anca è il contatto diretto con<br />
il corpo dell’avversario. ora descriveremo la<br />
tecnica della proiezione fa se per fase. Va tenuto<br />
pre sente, comunque, che la distinzione in fasi<br />
ha scopo esclusivamente di dattico, giacché la<br />
proiezione è un’azione continua, fluida, ininterrotta,<br />
senza “cesure” tra una fase e l’altra.<br />
fase 1: cercando il contatto con il corpo dell’aggressore,<br />
afferrate il suo braccio, e cominciate<br />
a tirarlo. Questa “trazione” del braccio, che ha<br />
lo sco po di squilibrare l’avversario, dovrà essere<br />
continua, senza pause, anche durante le fasi<br />
successive.<br />
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