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la difesa <strong>personale</strong><br />
zione di emergenza, non si ha, almeno in modo approssimativo, un’idea di come<br />
ci si deve comportare, meglio rinunciare a prestare un prolungato soccorso<br />
diretto e cercare invece l’aiuto di persone più preparate e, soprattutto, delle istituzioni<br />
specificamente deputate agli interventi di emergenza (ospedali, polizia,<br />
pompieri).<br />
la persona più esperta di quanti e ventualmente si trovino presso la vittima deve<br />
immediatamente procedere alla verifica della respirazione dell’infortunato: con<br />
attenzione, controlla che il torace e l’addome si muovano seguendo la respirazione.<br />
se non vi è respirazione o se questa viene giudicata difficoltosa o insufficiente,<br />
è d’obbligo procedere con la respirazione artificiale. si ricordi che basta<br />
1 minuto di mancata ossigenazione dei centri cerebrali per comprometterne il<br />
regolare funzionamento, e 5 minuti perché si determino lesioni irreversibili.<br />
il controllo della respirazione deve essere sempre associato a quello del polso,<br />
perché se il polso è assente (e quindi vi è un arresto o una insufficienza del cuore),<br />
oltre che alla respirazione artificiale bisogna procedere al massaggio cardiaco<br />
esterno.<br />
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