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CapiTolo 11<br />
difEsa “passiva”<br />
la difesa passiva consiste nel proteggere le parti vitali del proprio organismo con<br />
le parti meno sensibili e più resistenti, senza reagire agli attacchi dell’aggressore:<br />
nella di fesa passiva, pertanto, ci si chiude a riccio, alzando mani e avambracci<br />
a protezione del capo. È una difesa “istintiva”, specie quando l’aggressore continua<br />
a tempestare di calci e pu gni chi è finito a terra: la vittima (i stintivamente)<br />
tende a ran nic chiar si in posizione quasi fe ta le. se foste su un ring per un match<br />
di pugilato, la difesa passiva potrebbe essere tatticamente conveniente in certe<br />
situazioni, per “tirare il fiato” e per cercare di uscire dai momenti di crisi con il<br />
minimo dei danni. sul ring, infatti, i pugili calzano i guantoni, e questi sono particolarmente<br />
efficaci per proteggere il capo e per assorbire i pugni altrui (a loro<br />
volta “ammorbiditi” dai guantoni). Ma nella difesa <strong>personale</strong> questa tecni ca è<br />
assolutamente suicida. pri mo, perché l’aggressore non è vincolato dalle regole<br />
sportive che vigono sul ring (ad esempio: non colpire al di sotto della cintura);<br />
secondo, per l’assenza dei guantoni da boxe; terzo, perché nessun gong interromperà<br />
mai l’azione del vostro aggressore.<br />
il nostro consiglio, pertanto, è molto semplice: scordatevi la difesa passiva!<br />
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