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air, water and soil quality qualité - ER Ambiente - Regione Emilia ...

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miorecettori. Queste strutture, che sostituiscono gli occhi, in alcuni casi sono presenti<br />

non soltanto nella regione preorale e orale, ma anche su tutto il corpo, consentendo<br />

a questi organismi di muoversi agevolmente nel suolo e di trovare cibo e<br />

condizioni più adatte per la sopravvivenza.<br />

Una ulteriore classificazione ancora oggi ampiamente utilizzata si basa sulle dimensioni<br />

degli organismi, prevedendo quattro categorie dimensionali (Wallwork,<br />

1970):<br />

- Microfauna: organismi la cui taglia del corpo è compresa tra 20 µm e 200 µm.<br />

Solo un gruppo, i protozoi, è compreso completamente all’interno di questa categoria;<br />

tra gli altri, piccoli acari, nematodi, rotiferi, tardigradi e crostacei copepodi<br />

sono compresi nel limite superiore.<br />

- Mesofauna: organismi la cui taglia del corpo è compresa tra 200 µm e 2 mm. I<br />

microartropodi, come acari e collemboli, sono i maggiori rappresentanti di questo<br />

gruppo, che include anche nematodi, rotiferi, tardigradi, piccoli araneidi, pseudoscorpioni,<br />

opilioni, enchitreidi, larve di insetto, piccoli isopodi e miriapodi.<br />

- Macrofauna: organismi di dimensioni comprese tra 2 mm e 20 mm. In questa<br />

categoria vengono inclusi alcuni lombrichi, gasteropodi, isopodi, miriapodi, alcuni<br />

araneidi e la maggior parte degli insetti.<br />

- Megafauna: organismi di dimensioni maggiori di 20 mm. A questa categoria appartengono<br />

gli invertebrati di dimensioni maggiori (lombrichi, gasteropodi, miriapodi)<br />

e i vertebrati (insettivori, piccoli roditori, rettili e anfibi).<br />

Aspetti ecologici della fauna edafica<br />

Da alcuni studiosi la fauna edafica è stata definita come un “super organismo” che<br />

assume importanza determinante nei processi chimico-fisici e biologici che hanno<br />

sede nel suolo. A causa dell’assenza di luce, che rende inattuabile la fotosintesi, tra<br />

gli organismi che popolano il suolo troviamo pochi veri fitofagi, se non si estende<br />

la definizione di animali del suolo ad organismi di superficie, o si considerino fitofagi<br />

anche i microartropodi fungivori (Wallwork, 1970).<br />

L’azione di animali, quali tipicamente protozoi, nematodi, rotiferi, alcuni collemboli<br />

e acari, che si nutrono di microflora, costituita da batteri, attinomiceti e funghi<br />

(sia ife che spore), è di importanza determinante sia per la regolazione della densità,<br />

sia per la diffusione di questi microrganismi. Ad esempio, i collemboli che si<br />

nutrono di funghi possono disperdere, attraverso le feci, spore fungine ancora vitali<br />

in aree distanti anche alcuni metri rispetto alla zona di origine.<br />

Manc<strong>and</strong>o il supporto della produzione primaria all’interno del suolo, acquista un<br />

ruolo fondamentale la catena del detrito, che diventa la base della rete trofica ipogea;<br />

infatti, molti organismi come gli isopodi, alcuni miriapodi, i lombrichi, i<br />

collemboli, un ampio insieme di acari, le larve e gli adulti di alcuni insetti, si nutrono<br />

dei detriti vegetali e animali che si depositano sul suolo. La pedofauna svolge<br />

un’azione prevalentemente di tipo meccanico, mentre la degradazione chimica è<br />

fondamentalmente a carico di funghi e batteri, sia liberi sia simbionti intestinali di<br />

altri organismi; d’altra parte la sostanza organica durante la digestione si arricchi-<br />

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