air, water and soil quality qualité - ER Ambiente - Regione Emilia ...
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del suolo.<br />
L’individuazione di un organismo come bioindicatore è un’operazione complessa,<br />
che generalmente richiede conoscenze dettagliate relative alla tassonomia e<br />
all’ecologia della specie individuata come potenzialmente indicatrice. Per lo studio<br />
della comunità di viventi del suolo, attualmente sono disponibili un numero limitato<br />
di indicatori e indici i cui protocolli e procedure siano st<strong>and</strong>ardizzati e accettati a<br />
livello internazionale. Inoltre, per gli indici biologici attualmente individuati, spesso<br />
manca una specificità tra indicatore e situazione e ciò comporta la impossibilità<br />
di inserire tali indicatori nelle prove routinarie del suolo. Inoltre, nella maggior<br />
parte dei casi, non sono ancora disponibili valori di riferimento di suoli definiti di<br />
buona qualità e tali valori possono variare significativamente in relazione alla tipologia<br />
di suolo, all’uso, al periodo colturale ecc.<br />
La bioindicazione è una relazione quantitativa tra struttura di comunità e fattori<br />
ambientali (Van Straalen, 2004). Specificità e risoluzione sono le due maggiori<br />
proprietà sulle quali un sistema di bioindicatori deve essere valutato (Van Straalen,<br />
1998).<br />
Le proprietà della struttura di comunità che possono essere utilizzate per ottenere<br />
informazioni relative alla qualità del suolo sono:<br />
- ricchezza e diversità in specie;<br />
- rapporto tra le specie (dominanti e rare);<br />
- distribuzione della taglia del corpo nelle varie specie;<br />
- classificazione degli attributi del ciclo di vita;<br />
- classificazione in accordo con le preferenze eco-fisiologiche;<br />
- struttura delle catene trofiche.<br />
La scelta delle specie di invertebrati terrestri bioaccumulatori o bioindicatori da<br />
inserire nei piani di monitoraggio per la valutazione del livello di inquinamento,<br />
degrado o di bonifica dei suoli non è semplice essendo dipendente dalla specie e<br />
dalle caratteristiche delle sostanze da monitorare. Oltre ad essere evidenti differenze<br />
specie-specifiche o tra sottospecie, la risposta ai contaminanti può essere diversa<br />
tra individui di sesso o età differente nell’ambito della stessa specie. È per questo<br />
motivo che l’uso degli invertebrati nei piani di monitoraggio deve prevedere un<br />
numero di individui sufficientemente elevato, al fine di far fronte a questa variabilità<br />
individuale.<br />
I microartropodi edafici che possono essere inseriti in programmi di monitoraggio<br />
per la valutazione del livello di inquinamento o di disturbo di un suolo dovrebbero<br />
possedere alcuni requisiti:<br />
- essere comuni in aree urbane e rurali durante la maggior parte dell’anno ed essere<br />
facili da raccogliere e identificare, preferibilmente direttamente in campo;<br />
- contenere concentrazioni di elementi in traccia relative al livello di esposizione;<br />
- avere dimensioni sufficienti da permettere l’analisi chimica degli elementi con<br />
una certa facilità;<br />
- avere un’ampia distribuzione geografica, per consentire la comparazione con altre<br />
aree;<br />
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