air, water and soil quality qualité - ER Ambiente - Regione Emilia ...
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La media-bassa vallata del Santerno, che include i centri di Casalfiumanese, Borgo<br />
Tossignano e Fontanelice, per un totale di circa 9.000 abitanti, ha il fulcro del suo<br />
sistema acquedottistico nel territorio del Comune di Borgo Tossignano, dove sono<br />
ubicati sia invasi di raccolta delle acque grezze derivate dal fiume Santerno, sia il<br />
potabilizzatore civile che serve l’intera rete acquedottistica civile della vallata.<br />
Non essendo disponibile in natura altra risorsa idrica che quella superficiale del<br />
fiume Santerno, l’intera rete viene servita dal potabilizzatore che opera tratt<strong>and</strong>o<br />
l’acqua con processi di disinfezione, chiariflocculazione, filtrazione a sabbia,<br />
filtrazione a carboni attivi e disinfezione.<br />
Poiché il fiume Santerno ha carattere torrentizio, per evitare problemi o durante i<br />
periodi di piena o durante le stagioni particolarmente siccitose, in località Rineggio<br />
si sono realizzati due bacini di accumulo di acqua grezza per oltre 90.000 m 3 .<br />
Questi bacini a monte del potabilizzatore consentono di avere notevoli vantaggi<br />
gestionali, oltre che miglioramenti a livello qualitativo sui processi di<br />
potabilizzazione, in quanto:<br />
- si ha una sedimentazione naturale all’interno dei bacini che evitano trattamenti<br />
più spinti di potabilizzazione;<br />
- le caratteristiche qualitative dell’acqua migliorano e diventano pressoché<br />
costanti durante buona parte dell’anno;<br />
- non si è vincolati alla portata del Santerno alquanto volubile, avendo una<br />
riserva idrica di oltre 20 giorni.<br />
Oltre a ciò, anche il fiume e il suo sistema ecologico beneficiano di questi<br />
accumuli, in quanto viene salvaguardato l’afflusso minimo vitale del fiume proprio<br />
nei periodi più siccitosi.<br />
Il sistema fognario-depurativo<br />
Sia la città di Imola (con esclusione di una piccola parte industriale servita da un<br />
piccolo depuratore denominato “Gambellara”) che l’intera media-bassa vallata del<br />
Santerno convogliano i loro reflui al depuratore “Santerno” di Imola. Infatti, oltre<br />
alla rete fognaria imolese sviluppata su tutto il territorio, lungo la vallata del<br />
Santerno è stato realizzato già da diversi decenni un collettore che recupera e<br />
trasporta tutti gli scarichi ad Imola.<br />
Oltre al sistema fognario urbano, si sottolinea che da alcuni anni al depuratore di<br />
Imola giunge anche il percolato rilasciato dalla discarica “Pediano”, attraverso un<br />
collettore dedicato che consente di garantire il miglior trattamento per questi<br />
liquami.<br />
Il depuratore “Santerno” di Imola, della potenzialità di circa 75.000 abitanti<br />
equivalenti (il cui potenziamento è previsto nei prossimi anni per far fronte agli<br />
sviluppi insediativi e industriali della zona) attua sui reflui un trattamento alquanto<br />
st<strong>and</strong>ard composto da un sistema di depurazione a fanghi attivi con<br />
predenitrificazione e da una linea fanghi con digestione anaerobica e<br />
disidratazione.<br />
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