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CAPITOLO IX<br />
LE VICENDE DELLA VENDITA<br />
DEL CONVENTO DI<br />
S. MARIA MADDALENA<br />
1. LA VICENDA FERRI<br />
Sono trascorsi quasi due anni da quel 25 settembre<br />
1772, quando i frati del convento di Maddalene sono stati<br />
costretti ad allontanarsi essendo stato soppresso <strong>il</strong> loro<br />
cenobio.<br />
Nonostante le aste pubbliche, l’edificio religioso non<br />
trova acquirenti e niente sembra turbare una situazione di<br />
impasse destinata a durare a lungo.<br />
Ma, evidentemente, i tempi sono maturi per certi<br />
cambiamenti. Il 9 maggio 1774, perviene a Marcantonio<br />
Primani, sostituto di Alessandro Duodo quale Magistrato<br />
Aggiunto Sopra Monasteri, una proposta di acquisto da parte<br />
di tale don Francesco Ferri dei beni e del convento di<br />
Maddalene 52 . Sintetica nel contenuto, ma altrettanto<br />
inequivocab<strong>il</strong>mente chiara la proposta. Eccola:<br />
"In via d’um<strong>il</strong>issimo progetto esibisco io sottoscritto di<br />
depositare nell'Officio dell'Ill.mo ed Ecc.mo Signor<br />
Provveditore alli ori et argenti conto deposito provvisorio alli<br />
tre per cento in Zecca a credito della Cassa Opere Pie<br />
sostenuta dall’Ill.mo ed Ecc.mo signor Marcantonio Primani,<br />
Aggiunto Sopra Monasteri, ducati correnti da 6:4 l’uno, sono<br />
m<strong>il</strong>leseicento cinquanta, e questi nel seguente modo, cioè<br />
_________________________<br />
52 A.S.Ve., Fondo Aggiunto Sopra Manasteri, busta n. 64, fascicolo<br />
Convento di S. Maria Maddalena.<br />
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