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Spiridion Maria Calichiopeli”<br />
A questo punto viene quasi da pensare, leggendo la<br />
documentazione consultata, che <strong>il</strong> Ferrí agisca in tutta<br />
questa vicenda, con l’intento di raggirare anche l’Aggiunto<br />
sopra Monasteri. Non si capisce altrimenti, come mai <strong>il</strong> Ferri<br />
operi cercando sotterfugi anziché impegnarsi nel rispetto dei<br />
patti assunti. Sembra di capire che i fratelli Simon e<br />
Caterina Ferrari, a loro volta abbiano ceduto tutto a questo<br />
Francesco Farabini, che trovandosi impossib<strong>il</strong>itato ad entrare<br />
in possesso delle terre acquistate, reclama, a ragione i suoi<br />
diritti chiedendo adeguata tutela nei confronti del Ferri. Al<br />
Farabini, tuttavia non viene concesso <strong>il</strong> rimborso richiesto,<br />
nonostante abbia dimostrato che i 495 ducati erano suoi,<br />
anche se versati a nome del Ferri.<br />
Le cose restano com’erano e niente e nessuno sembra in<br />
grado di poter districare l’ingarbugliata vicenda. Qualche<br />
tempo dopo la precisa ricostruzione dei fatti presentata al<br />
nuovo Magistrato Aggiunto sopra monasteri Barbarigo<br />
dall’avvocato fiscale Calichiopeli, <strong>il</strong> Ferri tenta una nuova<br />
carta per sbloccare la situazione appena descritta. Lo fa<br />
chiedendo aiuto ad un amico appartenente alla famiglia<br />
aristocratica dei Dolfin Tron, <strong>il</strong> quale a sua volta è in stretti<br />
rapporti con <strong>il</strong> Magistrato Aggiunto Barbarigo. Dolfin Tron<br />
accompagna con un biglietto vergato di suo pugno una<br />
"nota informativa" preparatagli dal Ferri che riporta la sua<br />
versione dei fatti.<br />
"In esecuzione della legge 1605 - comincia <strong>il</strong> Ferri - furono<br />
deliberati nell'anno 1773 al pubblico incanto alcuni beni di<br />
ragione del jus patronato Ferri sostenuto e possesso da me<br />
prete Ferri Francesco per <strong>il</strong> prezzo di ducati 318,18 v.c., che<br />
sono de piccoli ducati 2550, depositato dagli acquirenti al<br />
Collegio Ecc.mo de X Savi per partita dell’Ecc.mo signor<br />
Provveditor agli ori et argenti in Zecca da esser investiti in<br />
luogo cauto e sicuro a perpetua cauzione del loro acquisto.<br />
Miglior investita far non potevasi per mia parte, quanto<br />
quella proposta all'Ecc.mo Signor Agg.to sopra Monasteri nel<br />
mio progetto 9 maggio 1774.<br />
Dopo tanti tentativi non era riuscito a detta S. E.ma<br />
carica di vendere a prezzo vantaggioso <strong>il</strong> Convento di S.<br />
Maria Maddalena fuori della porta di S. Croce di Vicenza, era<br />
abitato dai Rev.di padri Girolimini colle annesse fabbriche,<br />
corte, e brolo stimato per ducati 2.835,13, da quali però<br />
dettrar si dovevano ducati 1400 per gli obblighi di<br />
mantenere la Chiesa, sagrestia, campan<strong>il</strong>e, campane, li sacri<br />
arredi e di far celebrare la S. Messa ne giorni festivi cosicché<br />
dovevasi ricavare da detta vendita soli ducati 1453,13.<br />
Mi sono però offerto di far detto acquisto coll’esborso di<br />
ducati 1500, e nell'assumermi gli obblighi espressi cosicchè<br />
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