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Il disegno elaborato dal perito Biagio Dal Maso il 24 dicembre 1707 su commissione dei Girolimini di Maddalene per la vertenza con i conti Repeta. A.S.Ve., Fondo Rason Vecchie, foto n. 1254 66
Vedute le carte e li particolari dissegni con la perticazione fatta seguir col mezzo del signor Capitano di Vicenza con lettere di questo Magistrato, il chè stante non ha che alla predianza il giusto di S.E. Andrà il signor Capitano il tutto consolidando et vedute le carte trasmesse dal Capitano di Vicenza il 25 maggio passato, hanno terminato in tutto e per tutto, come già stato ricercato per parte delli Rev.di Padri delle Maddalene, condannando il signor Marchese Scipion Repeta nella presente ordinanza. Gio Francesco Labia Polo Zattini.” Pur non avendo reperito altra documentazione, è fin troppo semplice immaginare le opposte reazioni delle parti in causa, e soprattutto lo stato d’animo dei Girolimini, in quel periodo davvero tartassati da più vertenze, peraltro finite positivamente come abbiamo già potuto vedere. Sembrerebbe questa, l’ultima controversia di rilievo che i religiosi di Maddalene hanno dovuto gestire nella loro ultracentenaria presenza nella nostra zona, con esclusione ovviamente, di quella derivata dalla soppressione del convento stesso settant’anni dopo. Questi episodi appena narrati, meritevoli di essere conosciuti, non sono stati comunque fatti isolati negli oltre tre secoli di permanenza dei Girolimini a Maddalene. Altre vicende, di minore rilevanza rispetto al luogo ove aveva sede il convento, interessarono questa comunità religiosa. Del resto i problemi erano quelli tipici del tempo, dove il desiderio di potere delle famiglie patrizie non badava a niente ed a nessuno, pur di riuscire ad aumentare potere e prestigio. Tuttavia la modestia di questi monaci a la loro pazienza vennero premiate, con considerevole magnanimità, se è vero che riuscirono ad acquisire un notevole patrimonio terriero come risulta dall’inventario dei beni del convento del 18 settembre 1772. Come già ricordato precedentemente, anche il convento del Summano era abitato dai Girolimini; inoltre esso dipese giuridicamente dal convento di Maddalene, fino al 1525, quando con decreto del Capitolo generate dei Girolimini, i due priorati vennero definitivamente separati. Per un certo periodo, quindi, unico priore di tutti e due i monasteri era quello di Maddalene. Sembrerebbe tuttavia, che i religiosi del Summano fossero considerati più eremiti ancora di quelli di Maddalene e che coltivassero in una certa misura gli studi, come farebbe pensare un certo acquisto di libri di filosofía, che fu tuttavia subito dísdetto dall’allora priore di Maddalene. 35 _________________________ 35 G. Mantese, ibidem, pag. 413 67
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GIANLORENZO FERRAROTTO IL CONVENTO
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INDICE Prefazione ……………
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1.3.9. Francesco Beregan di Nicolò
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mozza, anche un umile capitello dir
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INTRODUZIONE Quando nell’agosto d
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Come si vede, occorre dare anche pe
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servendo con onore e con esattissim
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suddetto, di cui fa seguir con arbi
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Morto il Ferri, per un momento semb
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Il 24 maggio 1793 ottiene dagli ere
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4. GLI ACCORDI TRA ANTONIO BEREGAN
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Il disegno del perito Bartolamio Ce
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CAPITOLO X LA CONDIZIONE SOCIALE DE
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L’ingresso di casa Dal Sasso, ora
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2. LA FAMIGLIA CONTARINI Accanto al
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cui una serve per loro abitazione q
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Rispetto alle proprietà possedute
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Questi dati confermano le ipotesi p
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4. LA FAMIGLIA MARCHESINI Il conte
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Il disegno eseguito da Antonio Gorn
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Questa famiglia acquista i beni a M
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Al riguardo, meritano di essere tra
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I risultati ottenuti con la nuova c
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E’ solo una ipotesi, suffragata t
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In un atto del 22 aprile 1816, la n
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Il disegno eseguito da Pietro Anton
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Il disegno del perito Rizzo del 6 s
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CAPITOLO XIII LA DONAZIONE DELLA CH
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- un catafalco nero da morto; nel c
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conoscente del Beregan, essendo que
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Queste due campanelle pesano l'una
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